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Lazio-Napoli, Conte: “Non sono deluso”. Simeone rilancia: “Che rabbia, ma non abbiamo alibi”

Le parole del tecnico dei partenopei in conferenza e tutta la rabbia dell’attaccante argentino dopo l’eliminazione in Coppa Italia

Il Napoli esce dalla Coppa Italia, eliminato dalla Lazio all’Olimpico con la tripletta di Noslin. Nel postpartita le parole in conferenza di Antonio Conte e Giovanni Simeone, che non risparmia nessuno.

Antonio Conte (LaPresse) – calciomercato.it

Rifarebbe le scelte? “Non è che abbiamo giocato per perdere. Fossimo usciti lo stesso non avrei neanche questa opportunità per testarli. Una scelta ponderata, era giusto farla, l’avevamo fatta anche col Palermo. C’erano tre quarti di calciatori rimasti a quella partita. Ma davanti a noi c’è una stagione, non si può pensare di farsi il segno della croce e sperare che non ci siano infortuni perché non sai dietro che valore reale c’è. Quando continuo a parlare di costruzione e percorso mi riferisco a questo, perché noi siamo stati bravi e fortunati ad avere un solo infortunio muscolare, Mazzocchi. E alla prima il ko traumatico di Buongiorno, poi non abbiamo avuto più problemi. Oggi era un test importante, andare avanti era una possibilità per testare, anche se forse era comunque in trasferta visto il piazzamento dell’anno scorso. I ragazzi meritavano questa opportunità, dispiace perché tutti volevano andare avanti. Poi ho visto le statistiche di stasera, è stata equilibrata, come possesso e conclusioni. Forse nei tre gol potevamo fare meglio. Per il resto grande applicazione, voglia e determinazione, complimenti alla Lazio che è andata avanti”.

In campionato sarà diverso. “Sicuramente sarà diverso, sarà un’altra competizione e saremo in casa. Sarà una partita tosta, la Lazio è una squadra forte, attrezzata anche per l’Europa League con una rosa di valore. Però è inevitabile che noi cercheremo di fare la nostra partita”.

Deluso dalla risposta dei giocatori stasera? “No assolutamente. Sarei stato deluso se non ci fosse stato impegno, volontà, ma ci sono state. Non posso essere deluso da quello che ho visto, tutti noi avevamo voglia di passare il turno. Ma era giusto fare questo tipo di partita. C’è una stagione davanti a noi, è passato solo un terzo di stagione ed era giusto vedere i progressi di tutti, soprattutto di chi partecipa attivamente in settimana e hanno merito anche loro se siamo partiti bene in campionato. Ed era importante anche capire e fare valutazioni serie e le abbiamo fatte”.

Si potevano fare prima dei cambi? “Sì, ma dopo 50 minuti tolgo un giocatore o cinque e in base a cosa faccio le valutazioni? A 45 minuti? Il risultato era importante, ma anche fare valutazioni. Io l’ho vista in questa maniera anche col Palermo, era importante fare valutazioni, ma avrei mancato di rispetto anche ai calciatori cambiarli dopo 50 minuti, sarebbe stata una bocciatura troppo grande. Mettetevi nei miei panni, ma capisco che è difficile”.

In difesa c’è più gap tra titolari e riserve? “Queste sono partite dove noi vogliamo fare valutazioni, ognuno farà le sue dopo questa partita. Questa era la gara perfetta per farle, ma le valutazioni sono sempre soggettive. Rispetto le vostre, ma le mie sono più importanti”.

Ci si aspettava una risposta in più da Raspadori. “Non penso che sia giusto scendere nei dettagli dei singoli, tutti si sono impegnati e hanno dato il massimo. Sarei rimasto deluso se non ci fosse stato impegno, ma tutti hanno fatto il massimo cercando di dare il loro apporto. Poi è inevitabile che uno ha fatto meglio, uno meno”.

Folorunsho e Zerbin. “Non è il caso di andare sui singoli. C’è sempre una prestazione di squadra da giudicare, l’impegno è stato massimale e di questo sono molto soddisfatto. Per le altre cose è giusto che ognuno faccia le proprie valutazioni. Non entro nei dettagli, non sarebbe giusto. Però oggi abbiamo comunque un qualcosa in più in mano, rispetto a prima che avevamo zero. Questo è importante”.

Simeone: “Ho tanta rabbia, non abbiamo alibi. Giocare le coppe poteva aiutare”

Giovanni simeone
Giovanni Simeone (LaPresse) – calciomercato.it

Cosa è mancato alla squadra? “Non sono soddisfatto, sono deluso per il risultato. Per giocare a calcio bisogna fare più di un gol, abbiamo capito che dobbiamo fare di più. Sono un po’ deluso dal risultato, questo mi viene ora”.

Cosa bisogna fare per non avere ripercussioni? “Quando vieni da una sconfitta uno ha rabbia, a parte la tristezza. Quella rabbia bisogna trasformarla in positivo, voler la rivincita e riprendersela, fisicamente e mentalmente. Io vorrei rigiocare subito, ho tanta rabbia dentro e vorrei metterla in campo domenica”.

Da dentro come avete vissuto questa situazione? “Non ci sono alibi in realtà, bisogna farsi trovare pronti. Secondo me lo eravamo, ci alleniamo tutti benissimo. La preparazione è buona, ma bisogna fare qualcosa in più in campo, a volte i meriti non esistono. Non ci sono alibi assolutamente, bisogna essere sempre pronti. Inizia la tessta.

Se il mister dice che è soddisfatto dell’impegno, cosa è mancato? “La motivazione ce l’abbiamo avuta. Poi il mister ci dirà cosa abbiamo sbagliato. Abbiamo iniziato lenti nel pressing, poi abbiamo aumentato ed è andata meglio. Però dovevamo andare più forti all’inizio. Il mister ci darà più dettagli su cosa dobbiamo migliorare”.

La mancata intesa che sembrava esserci tra molti di voi era dovuto a cosa? Magari l’esperienza della coppa europea. “La Lazio è più abituata a giocare ogni tre giorni e noi no, questo poteva incidere nella partita di oggi. Prendiamo questa rabbia e trasformiamola, abbiamo tanto da fare”.

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