Paulo Fonseca e tutto il mondo rossonero incrociano le dita: l’americano è pronto a sottoporsi agli accertamenti del caso per il problema al polpaccio
E’ un Milan decisamente diverso senza Christian Pulisic. Ieri sera, contro l’Atalanta, così in casa del Diavolo si è spenta la luce dopo l’uscita dell’americano.
Paulo Fonseca ha deciso di sostituire il leader tecnico indiscusso della sua squadra, con Ruben Loftus-Cheek che ha altre caratteristiche rispetto all’undici e la squadra ne ha chiaramente risentito, perdendo verve in avanti e dando così l’impressione di accontentarsi del pareggio.
E’ vero che il tecnico portoghese ha trovato la quadratura del cerchio, costruendo un castello, anche bello da vedere, che però va giù troppo facilmente se viene a mancare una carta importante come Pulisic. Fonseca e tutto il Milan si augurano dunque di poter riabbracciare l’americano il prima possibile, per rialzare la testa e vivere un Natale un po’ più sereno. Ieri nel post gara le sensazioni non erano negative, si respirava ottimismo, ma per avere certezze in merito all’indurimento al polpaccio subito serviranno gli accertamenti del caso. Gli esami, secondo quanto appreso da Calciomercato.it, sono in programma lunedì.
Milan, dita incrociate per Pulisic: sulla trequarti c’è un problema
I rossoneri, dunque, incrociano le dita sperando che l’americano salti al massimo solamente la sfida contro la Stella Rossa, ma il rischio è che stia fuori anche due settimane. Fra qualche ora, dunque, conosceremo tutta la verità e se l’ex Lille sarà costretto a cambiare ancora tutto.
Senza Pulisic, il Milan non riesce esprimersi al meglio in avanti, proponendo sia Ruben Loftus-Cheek che Musah sulla trequarti. Fonseca, però, fatica a privarsi dell’americano, ex Valencia, che ha dato equilibrio alla squadra. Serve dunque qualità al centro e in mancanza dell’americano occorrono altre soluzioni: una porta a Mattia Liberali, che in estate aveva dimostrato di interpretare meglio di chiunque altro quel ruolo, ma non ha mai avuto la possibilità di mettersi in mostra in una gara ufficiale; un’altra, al mercato e magari a quel Brahim Diaz, che potrebbe tornare a casa per dare una mano al Diavolo.