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Fonseca e Theo, clima infuocato: “Cose mai viste al Milan, tutti in discussione”

Lo sfogo del tecnico scuote l’ambiente rossonero: nel mirino c’è anche il terzino francese

Ambiente incandescente al Milan, dopo la sfuriata di Paulo Fonseca al termine del match vinto a fatica in Champions League contro la Stella Rossa. L’allenatore portoghese ha puntato il dito contro la squadra e ieri ha avuto un colloquio chiarificatore con la dirigenza e Ibrahimovic a casa Milan.

Milan, Capello su Fonseca e Theo Hernandez
Paulo Fonseca (LaPresse) – Calciomercato.it

Lo sfogo di Fonseca scuote il ‘Diavolo’ e alcuni giocatori sono finiti nell’occhio del ciclone. Tra cui spicca inevitabilmente Theo Hernandez, che vive un periodo molto complicato. Anche Fabio Capello ha mostrato tutte le sue perplessità sul conto del francese: “Al Milan succedono cose mai viste. Può essere che Theo abbia problemi extra-calcio, è in un momento così. Se invece fosse un capriccio sarebbe diverso. Ma la certezza è che non è lo stesso Theo Hernandez dello scorso anno”, spiega l’allenatore di Pieris alla ‘Gazzetta dello Sport’.

Capello tira le orecchie anche a Calabria: “Contro la Stella Rossa non ha aiutato. Come uomo mi sembra a posto, ma come capitano non mi è piaciuta per niente la polemica che ha fatto uscendo dal campo al momento della sostituzione“.

Capello e lo sfogo di Fonseca: “Parole forti, c’è qualcosa che non funziona al Milan”

Capello non può non soffermarsi, inoltre, sulla situazione di Fonseca: “Ha usato parole forti ma è evidente che c’è qualcosa che non funziona nella squadra. Sembra non sentirsi tranquillo, il suo obiettivo è quello di responsabilizzare i giocatori”.

Milan: Capello punge Leao
Fabio Capello – Calciomercato.it

Capello prosegue sul conto del tecnico portoghese: “Bisogna capire se sono i giocatori che non seguono Fonseca, giocando solo le partite che ritengono importanti come la trasferta del Bernabeu contro il Real Madrid, o ci sono delle situazioni tattiche non condivise? Nel primo caso dovrebbe intervenire la società e far sentire il proprio appoggio all’allenatore portoghese. Nel secondo, servirebbe una mediazione da parte di un leader della squadra, e che anche in quel caso si schieri dalla parte del tecnico trascinando il resto dello spogliatoio dalla loro parte. Il mio dubbio è questo. La mia certezza è che siano tutti in discussione“.

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