Tanta rabbia e delusione da parte dei sostenitori rossoneri: ecco con chi ce l’ha la Curva
Continuano le celebrazioni per i 125 anni del Milan. La squadra, con tutto il mondo rossonero – dirigenti ovviamente inclusi, oltre alle Legends – si è spostata dal campo di San Siro ad un noto locale del centro.
Presenti, anche in questa circostanza, i tifosi della Curva Sud. Ieri i sostenitori del Diavolo hanno contestato pesantemente la proprietà così come la dirigenza e i giocatori. Stasera il bis: la Curva, infatti, ha voluto presenziare, ovviamente, all’esterno, ad una festa privata per far sentire la propria voce contro Gerry Cardinale e i suoi uomini.
I tifosi hanno dunque deciso di contestare la squadra, con cori generali, a seconda del calciatore. Davvero pochi i giocatori applauditi: a salvarsi sono stati Christian Pulisic, Tijjani Reijnders, Youssouf Fofana, Mike Maignan e Francesco Camarda (Non si è fatto vedere dalle telecamere Matteo Gabbia, che verosimilmente avrebbe fatto parte di questo gruppo ristretto).
Milan, cori di contestazione: da Theo Hernandez a Leao
Indifferenza per Pavlovic, Loftus-Cheek, Musah e Abraham. Stesso discorso per Paulo Fonseca, che non ha sentito i cori della tifoseria organizzata che ha, invece, alzato la voce con tutti gli altri, da Theo Hernandez a Davide Calabria, passando per Rafa Leao e Fikayo Tomori.
Ha evitato la contestazione la dirigenza, che ha raggiunto il locale da un’entrata secondaria. Zlatan Ibrahimovic, invece, si trovava già sul posto da qualche ora. Lo svedese era comunque stato bersaglio della Curva Sud nella serata di ieri. Già prima del calcio d’inizio, del match contro il Genoa, la tifoseria aveva fischiato l’ex attaccante, inquadrato sullo schermo gigante di San Siro.
Per quanto riguarda le Legends, arrivati sul posto, vanno sottolineati i cori per Virdis, che nelle ore scorse aveva pubblicato sui propri social, un post polemico relativo alla festa di ieri.
