Cena di Natale in famiglia e con personaggi illustri per la formazione azzurra nel giorno dell’infortunio di Alessandro Buongiorno
Giornata piuttosto pesante per Alessandro Buongiorno, che durante l’allenamento odierno si è infortunato e ha riportato una fratture a due vertebre lombari. Almeno un mese e mezzo di stop per il difensore della Nazionale che tornerà chiaramente nel 2025, probabilmente a inizio febbraio.
Salterà impegni importanti come Fiorentina, Atalanta, Juventus, Roma e forse riesce a recuperare per la trasferta contro la Lazio. C’è poco da festeggiare per lui. Ma la squadra aveva già organizzato la cena di Natale in una location pazzesca, unica e culturalmente di rilievo. Non lascia nulla a caso De Laurentiis che ha scelto il museo Nazionale di Pietrarsa, tra vagoni e binari, per festeggiare e brindare un sereno Natale e un felice anno nuovo. Si spera ricco di soddisfazioni.
Alla cena di Natale del Napoli partecipa l’intera squadra con lo staff e dirigenza. Stando a quanto raccolto da Calciomercato.it, l’unico vero grande assente della serata è l’infortunato Alessandro Buongiorno.
Tutti accompagnati dai rispettivi partner. Tanti vip, come l’attore Marco D’amore, o anche le personalità politiche come il presidente di Regione Vincenzo De Luca, amico del patron azzurro.
Tra i primi ad arrivare Giovanni Manna, Bianchini, ma anche il magazziniere Tommaso Starace. Ngonge e Gilmour si presentano in autonomia. Il resto del gruppo in pullman, assieme anche ad Antonio Conte e i suoi collaboratori.
Napoli, il menu della cena di Natale
Sguardi concentrati. Kvaratskhelia dal van si riconosce mostrando il volto a favore di telecamere, mentre tutti gli altri giocatori sono composti suoi propri sediolini. L’eleganza fa da padrone, in uno scenario atipico per cene di gala, ma altamente affascinante.
Ogni portata, uno chef stellato. Il menù è a base di pesce, con antipasto tipico napoletano: insalata di rinforzo e baccalà. I cuochi presentano i propri piatti ad ogni portata, dai tubetti con astice e patate alla ricciola, fino al dessert composto da un piatto protagonista (crema al caffè con agrumi e arachidi ) e un buffet di una famosa pasticceria napoletana. E poi il brindisi. Al Natale. Al 2025. Al Napoli che il prossimo anno compirà 99 primavere.