Le ultime news Serie A riguardano la moviola della 16esima giornata: dal gol annullato a Yildiz al tocco di mano di Kossounou, gli episodi più controversi
In attesa del monday night tra Lazio ed Inter, la sedicesima giornata di Serie A ha già offerto molti episodi da moviola, che riguardano soprattutto i tocchi di mano. Due hanno condizionato la sfida tra Juventus e Venezia di sabato sera.
Dapprima è stato annullato un gol a Yildiz con un semplice overrule in sala Var: dal momento che il fantasista turco ha oggettivamente toccato il pallone con la mano prima che la stessa finisse alle spalle di Stankovic, fa sì che la rete non possa essere convalidata. Poi, in pieno recupero, l’arbitro Giua concede un rigore alla Juve per un tocco di braccio da parte di Candela. Due elementi fanno propendere per la punibilità dell’intervento: il fato che il braccio sia largo (circa all’altezza della spalla) e fuori dalla sua figura incrementando il volume del corpo. Dalle ultime immagini mostrate da Dazn con tanto di lente di ingrandimento si evidenziano, tuttavia, anche due elementi a favore della non punibilità della giocata del difensore dei lagunari: da una parte il pallone inaspettato dopo la deviazione del portiere e dall’altra il fatto che il braccio fosse poggiato sulla schiena di Douglas Luiz già prima dell’arrivo del pallone. Insomma, un episodio che va ad interpretazione dell’arbitro, sul quale il Var non interviene mai.
Nessun dubbio invece sui tocchi di mano di Lobotka e di Sergi Roberto. Il centrocampista del Napoli si oppone con il braccio che aumenta il volume del corpo ad un tiro da fuori di Zemura ed è giustamente punito col rigore. Il terzino del Como, invece, mette le braccia dietro la schiena sul cross di Pisilli e non è mai punibile. Ha fatto molto discutere, infine, il tocco di mano di Kossounou sul cross di Deiola: è vero che il difensore dell’Atalanta impatta il pallone prima con una gamba, ma il braccio non è quello con cui si poggia a terra sulla scivolata ed è alto sin da subito, accettando il rischio di colpire la sfera. L’arbitro Pairetto fa riprendere con una rimessa dal fondo, segnale evidente che ha giudicato male l’ultimo tocco: pensava che il pallone, dopo la prima deviazione di Kossounou con la gamba, fosse carambolato sul capitano del Cagliari prima di uscire. Motivo in più per il Var per intervenire a far correggere la decisione di campo e invece a Lissone sono rimasti inspiegabilmente in silenzio.
Milan-Genoa, doppio contatto tra Liberali e Miretti: Guida usa lo stesso metro
Curiosi i casi di moviola nel posticipo domenicale tra Milan e Genoa. Le due squadre chiedono un rigore a testa con protagonisti sempre Liberali e Miretti, una volta ciascuno nei panni di attaccanti e di difendenti.
Il centrocampista rossoblu ferma quello rossonero allargando la gamba e colpendo con il ginocchio l’avversario all’altezza della coscia (episodio simile a quello che portò al rigore di Politano in Empoli-Napoli, ndr). A parti invertite, invece, il colpo arriva dal piede sul ginocchio. Si tratta di due contatti lievi, che l’arbitro Guida correttamente giudica allo stesso modo non punibili: sarebbero stati due rigorini. Molti più dubbi in Bologna-Fiorentina per il contatto tra Gudmundsson e Skorupski. L’attaccante viola riesce a completare la sua giocata prima di essere colpito, ma il portiere rossoblu non tocca mai il pallone: intervento non imprudente ma, appare eccessivo derubricarlo a semplice scontro di gioco: poteva starci il penalty.