Le prestazioni dell’attaccante svizzero sono sempre più deludenti. Difficile tenersi il Diavolo così: il punto della situazione
Continua il momento complicato di Noah Okafor. L’attaccante è costretto a fermarsi nuovamente e verosimilmente a dire addio al 2024. Saranno gli esami a fare chiarezza sui tempi di recupero dopo l’ennesimo stop del giocatore, che nell’ultimo periodo non è riuscito praticamente mai ad aiutare il Milan.
L’ex Salisburgo così saluterà l’anno con i fischi assordanti di San Siro, che prima di iniziare la contestazione contro tutto il mondo rossonero, aveva messo nel mirino lo svizzero apparso lento e appesantito. Il cross sbilenco, finito tra le mani del portiere avversario, è la sintesi perfetta del suo momento. Un momento, ormai lungo, fatto di stop e brutte prestazioni: prima della sfida di domenica, Okafor si era fermato per una lombosciatalgia. Facendo qualche passo indietro ci sono da segnalare la febbre che gli ha fatto saltare l’Empoli e ha portato Fonseca a metterlo in panchina in Coppa Italia. Poi da subentrato è arrivato un assist, il secondo in stagione dopo quello nella sfida contro il Club Brugge.
Continuando in questa cronistoria a ritroso non possiamo non ricordare la bocciatura totale contro lo Slovan Bratislava. Fonseca gli aveva affidato una maglia da titolare, ma lo ha sostituito all’intervallo. Prima ancora c’erano stati i pochi minuti contro il Cagliari, in cui si era reso protagonista in negativo in occasione del gol del 3 a 3 di Zappa (non va in copertura sul terzino).
E dire che Okafor aveva iniziato bene, segnando subito all’esordio contro il Torino, poi aveva sfruttato il momento no di Leao, per giocare titolare.
Tutti, ad esempio, si ricorderanno dell’accelerata decisiva che portò al gol della vittoria del Milan, nella sfida contro l’Udinese. Lo svizzero sembrava davvero pronto a prendersi il Diavolo, ma ora tutto è cambiato. Fare la riserva di Leao, sapendo che giocherai solamente se il tuo compagno è giù di tono o per ‘punizioni’, d’altronde non sarebbe facile per nessuno. Non lo è nemmeno per Okafor che sta dimostrando di non poter ricoprire questo ruolo. Nel 2025, dunque, una separazione tra le parti non può certo essere esclusa. Il Milan valuta Okafor sui 15/20 milioni di euro, ma potrebbe cambiare aria per qualcosa meno. Non mancano le squadre, soprattutto in Premier League, pronte a scommettere su di lui, ma attenzione alla pista francese.
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