Il trequartista del Monza è stato accostato a due big del campionato italiano, ma per il giornalista non è all’altezza: “Giocatore normale”
La Juventus deve rialzarsi in campionato e cancellare l’ennesimo pareggio col Venezia che ha complicato ulteriormente la possibile rimonta scudetto, oltre a fallire l’avvicinamento alla zona Champions di Lazio e Fiorentina. Per i bianconeri, ancora imbattuti in questa stagione di Serie A ma in una situazione di classifica non così rosea, la corsa ripartirà da Monza contro una squadra in crisi di risultati e all’ultimo posto in compagnia del Venezia. Gli uomini di Nesta arrivano da due sconfitte di fila e contro Thiago Motta dovranno fare a meno pure di due uomini fondamentali in attacco come Milan Djuric e Daniel Maldini.
E proprio il reparto avanzato è quello più in difficoltà con appena 14 reti segnate e un mercato che per forza di cose dovrà portare qualcosa in più, almeno una speranza di risollevarsi. Ma intanto ogni partita diventa un esame e un’occasione imperdibile per fare punti anche per la panchina di Nesta: “È a forte rischio, ma ha la fiducia della società, la decisione di andare avanti era nell’aria. Le valutazioni verranno tratte alla fine del 2024 dopo l’Udinese – le parole al canale Youtube di Calciomercato.it di Adriano Ancona, giornalista del Corriere dello Sport -. Il Monza arriva in condizioni non facili, non ci sarà neanche Daniel Maldini squalificato. L’attacco preoccupa maggiormente, Palladino ha dato futuro e slancio a questa squadra, era l’unico in grado di far girare le cose. L’dentità è stata smarrita. Sostituti di Nesta? Il nome che ti faccio è una reale possibilità è quello di Gilardino, è un nome spendibile, ha buoni rapporti con Galliani. Ora ci sono 11 punti in meno dello scorso anno, giocatori involuti, la squadra non risponde. Anche Maldini si era trasformato con Palladino, prima aveva solo il cognome ma grazie al mister ha trovato la Nazionale. Lo stesso Valentin Carboni. Ora è tutto un altro Monza, ma un altro Palladino non si trova”.
E proprio su Daniel Maldini si sarebbero accesi i riflettori in caso di una sua presenza in campo contro la Juventus. Proprio i bianconeri sono stati tra quelli accostati al talento dei brianzoli, che sta vivendo una stagione complicata. Per Adriano Ancona la situazione è chiara: “A gennaio penso sia da escludere una sua partenza, già il Monza è precario… Ora è alle prese con il restyling in attacco, qualcuno dovrà arrivare. Quando il Monza cederà Maldini dovrà dare il 50% al Milan e quindi dovrà guadagnare il più possibile”.
E non sarà semplicissimo viste le difficoltà di questi mesi e un livello che per il nostro ospite al momento non rispecchia quello da big: “Maldini ha 23 anni compiuti, ma lui è un giocatore incompiuto. Nesta lo ha tratteggiato molto bene, ha detto che non mi bisogna mettergli pressione. Fa due cose buone e poi va giù di testa, ci si aspetta sempre tanto. A 23 anni però o ci sei o non ci sei. Io penso che si siano fatte troppe celebrazioni – ha detto Ancona a Calciomercato.it -, al momento è un giocatore normale e ora non è da grande squadra. Poi può diventare uno che fa la differenza. Inter e Juve? A fare la quinta punta, non di più. Bisogna che ci si punti bene. Sarebbe un po’ una forzatura vederlo in una grande squadra”.
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