La Corte d’Appello ha accolto il reclamo della Procura federale: lo sto adesso sarà di 36 mesi. La nota può esser letta sul sito ufficiale della FIGC
Lo scorso anno la piaga del calcioscomesse ha scritto una triste pagina, con le note vicende che hanno portato poi alle squalifiche di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli.
I due calciatori italiani hanno scontato le loro squalifiche e sono tornati a giocare, chi da protagonista come l’ex rossonero, chi un po’ ad intermittenza come il bianconero. Entrambi, però, si sono messi alle spalle questa brutta storia e adesso si parla di loro soprattutto per il calciomercato. Tonali, infatti, nonostante le smentite, può lasciare il Newcastle nel corso del 2025, con Milan, Juve e Inter interessate. Anche Fagioli è pronto a dire addio alla Juve, addirittura già nel corso del mese di gennaio.
Ma il calcio italiano continua ad aver protagonisti che non fanno il loro dovere. La vicenda che riguarda Luigi Catanoso, ad esempio, è certamente più grave.
Calcio scommesse, stop di tre anni per Catanoso
Il fischietto della CAN C di Reggio Calabria, come si può leggere su un articolo del Corriere dello Sport dello scorso 16 novembre, era stato sospeso per 2 anni dal tribunale FIGC.
Uno stop per l’arbitro arrivato per aver incontrato un collega, Milone, prima di Empoli-Lazio del campionato Primavera, e avergli offerto circa tremila euro “in cambio di informazioni utili a consentirgli di effettuare scommesse dall’esito sicuro su ammonizioni e/o rigori e su quale squadra avrebbe segnato per prima”. Il 20 dicembre, così, i due anni di squalifica sono diventati tre: la Corte d’Appello ha, infatti respinto il reclamo presentato dall’arbitro, accogliendo, invece, quello della Procura Federale, che riteneva incongrua la sanzione irrigata a Catanoso.