La Joya porta in vantaggio i giallorossi su calcio di rigore dopo pochi minuti, ma la reazione è a dir poco contenuta per non dire nulla
Roma-Parma è sfida fondamentale per i giallorossi che devono reagire dopo la batosta col Como che ha fatto infuriare Ranieri e lo ha soprattutto deluso. Anzi ‘choccato’ come ha spiegato lui stesso più di una volta nelle ultime conferenze. Un po’ come a parti invertite oggi i ducali sono rimasti spiazzati dall’inizio della Roma, in vantaggio di due gol dopo meno di un quarto d’ora.
Il raddoppio di Saelemaekers è un gioiellino al volo su assist di Angelino e capitalizza al massimo il vantaggio ivnece firmato da Paulo Dybala su calcio di rigore. Un penalty che lo stesso argentino si era guadagnato entrando in area e rimediando uno sgambetto nettissimo da Balogh in area. Dal dischetto va proprio la Joya, che trasforma senza problemi segnando il suo terzo gol stagionale, bottino comunque che resta magrissimo. Soprattutto dal momento che uno solo è stato su azione, quello al Torino decisivo. Ma a colpire è stata la reazione alla rete di Dybala, contenutissima per non dire inesistente. Segna, riprende il pallone senza tradire nessuna reazione sul volto, ricevendo poi l’abbraccio dei compagni. Solo alla fine un accenno di esultanza verso la Nord, con un pugnetto e le solite braccia al cielo, e gli occhi verso la tribuna. Pochissimi sorrisi, insomma. Neanche a dirlo, in questi giorni l’argentino è particolarmente sotto la lente d’ingrandimento per la questione addio, la trattativa con il Galatasaray che prosegue.
Ranieri in conferenza ieri non ne ha parlato, ma aveva già indirettamente fatto capire nel post-Sampdoria che qualcosa effettivamente sta succedendo o potrebbe succedere. Ghisolfi oggi ha smentito invece tutto: “Come ho detto, per il momento non abbiamo contatti con un altro club. Paulo è un giocatore molto importante per noi e oggi giocherà. Spero che farà una grande partita perché la cosa più importante per noi e per Ranieri è la squadra e il campo”. Un po’ di facciata più che ovvia e giustificata, ma la realtà è davvero legata al campo e quello che il mister ha già evidenziato. Tecnicamente Dybala è un altro livello e la Roma con lui è un’altra Roma, per cui finché sarà a Trigoria giocherà. La non esultanza della Joya magari non significa nulla in questo senso, ma non siamo autorizzati a escludere nulla in un momento del genere.
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