L’attuale tecnico giallorosso e futuro dirigente pensa al futuro della panchina insieme a Ghisolfi: la situazione sui due big
Forte identità e conoscenza del calcio italia. E ovviamente molto bravo, ca va sans dire. È questo in sostanza l’identikit del nuovo allenatore della Roma tracciato da Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi, i due attori principali nella scelta di siederà sulla panchina giallorossa a partire dalla stagione 2024/25. “E speriamo di non sbagliarlo”, ha sorriso poi il mister e futuro dirigente. Ma la pressione c’è perché dopo un’annata che difficilmente sarà di grandi risultati e che con buona probabilità ancora senza Champions League, bisognerà ripartire per davvero.
Con De Rossi era partito il progetto, buttato al vento per motivi non propriamente tecnici. C’è in primis un allenatore che scalderebbe maggiormente tutta la piazza romanista che risponde al nome di Massimiliano Allegri. Sarebbe una scelta non lontanissima da quella che era stata fatta con José Mourinho, tecnico navigato e vincente soprattutto in grado di accentrare pure le pressioni. E con una certa dialettica. Per i tifosi un altro condottiero. È un profilo che da qualche tempo è arrivato sul tavolo dei Friedkin, la proprietà ci ha già provato in passato ricevendo però una risposta non particolarmente entusiasta. La sensazione che alla Roma mancassero troppe cose era forte e ha fatto spaventare lui così come era stato per Antonio Conte.
Persone vicine a Dan e Ryan continuano a caldeggiare il suo nome, di certo non sarebbe una direzione verso il bel gioco ma sarebbe un punto fermo, disposto anche a scendere in trincea e sopportare la pressione di una piazza complicata come era pure la Juve. Allegri è un tecnico che chiede un mercato di un certo tipo, ma su questo i Friedkin non si spaventerebbero, ma l’ex bianconero ha dimostrato di saper lavorare anche in piena tempesta, e nella capitale sono eventi tutt’altro che rari. Ma ad ora non ci sono contatti concreti, né particolari aperture. Anche perché la Premier affascina molto, l’Arabia un po’ meno ma a certe offerte è impossibile o quasi dire no.
Non solo Allegri, i tifosi della Roma sognano Ancelotti
Un altro che scalderebbe la Roma è Carlo Ancelotti, in corsa per l’ennesimo scudetto col Real Madrid, un po’ indietro in Champions ma consapevole che quando il momento è decisivo da quelle parti non si sbaglia mai. Al Napoli è andata male nella sua parentesi italiana, all’Everton pure non è stato indimenticabile. Al Bernabeu ha ritrovato la sua dimensione, ha continuato a vincere tutto il possibile.
A 65 anni suonati deve pesare ogni singola scelta, già un paio di anni fa aveva mostrato i primi segni di cedimento affermando che il Real sarebbe stata la sua ultima squadra di club. Rifiutando il Brasile che gli ha fatto una corte spietata. Ma poi il campo ha detto che alla fine di smettere non ne aveva grande intenzione. Vorrebbe godersi di più la famiglia, ma la Roma gli permetterebbe di tornare in Italia e poi dare seguito a una sorta di promessa. Ancelotti è legatissimo alla maglia giallorossa, diversi anni fa disse prima di smettere definitivamente gli sarebbe piaciuto parecchio allenare la sua ex squadra con cui è diventato campione d’Italia e ha vinto i suoi due primi trofei in carriera. Lui riporterebbe calma, uno stile completamente diverso e magari più simile a Ranieri con un po’ di coppe in più in bacheca.
Uno abituato a vedere di tutto, fare magari un po’ di più anche il manager, amato da tutti e in grado come nessuno di creare un gruppo solido. E il palmares parla da solo, diventando anche un’attrazione magari per qualche giocatore sul mercato. Con Ranieri sarebbe la Roma dei ‘saggi’. Ad ora un po’ meno di un sogno. Sono due profili, lui e Allegri, che hanno diversi tratti in comune, ma molte differenze. Comunque due monumenti del calcio in questi ultimi anni.
