I campioni d’Italia puntano al bis in campionato e provano l’assalto anche al sogno Champions League: le parole del presidente nerazzurro
L’Inter chiude un super 2024, segnato ovviamente dalla conquista dello scudetto e di una storica seconda stella. I nerazzurri puntano al bis in campionato e intanto nutrono ambizioni importanti anche in Europa.
Nell’ultimo anno, inoltre, il ribaltone in seno alla proprietà ha portato all’addio della famiglia Zhang e l’ingresso nella gestione del club del fondo Oaktree. Beppe Marotta spiega le differenze e la nuova visione all’interno della società: “Con Oaktree c’è un confronto quotidiano e positivo, nella ricerca della sostenibilità e questa sostenibilità avviene con delle linea guida concordate insieme e che dobbiamo mettere in pratica – spiega il presidente nerazzurro a ‘Sky Sport’ – Comporre una rosa con dei limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, ad un’età media che possa garantire investimenti sui giovani. Questo è quello che faremo nella stagione futura e cioè garantire la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di oggi e che rappresentano qualità e nello stesso tempo patrimonio“.
Sul lavoro e il futuro di Inzaghi, per il quale si parla anche di un nuovo rinnovo di contratto oltre il 2026: “Ha dimostrato di essere un grande professionista. È arrivato in punta di piedi senza fare proclami, è cresciuto in consapevolezza delle proprie capacità man mano facendo risultati ed è riuscito a trasmetterlo anche ai giocatori. È un leader di questa squadra che è riuscito ad inculcare la mentalità vincente: cultura del lavoro, senso di appartenenza, passione per questo lavoro. Tutte componenti supportate da tutta la società. Simbiosi che ci ha portato lontani”.
Inter, Marotta e la corsa scudetto: “L’Atalanta tra le favorite e modello da seguire”
Marotta si pronuncia sulla corsa scudetto e le rivali per il titolo in campionato: “Le favorite sono sempre le stesse.. C’è un gruppettino di testa con Inter, Napoli e Atalanta, ma Juve e Milan sono pronte a riagganciarsi. Ma credo quest’anno che una delle favorite sia l’Atalanta, penso che sia un modello da seguire non certo nei grandi club perché è difficile. Ha dato dimostrazione di poter vincere senza spendere tanti soldi”.
Sul sogno Champions: “Io credo che bisogna garantire l’occasione di essere lì, dopodiché si vince o si perde dipende anche dagli avversari. Ecco questo è quello che dobbiamo perseguire: essere lì al momento giusto. Questo è un atto non di arroganza ma di ambizione sportiva, nello sport bisogna essere ambiziosi altrimenti non si vince”.
Sulle schermaglie con l’ex Conte: “Con Antonio non è dualismo, io cerco di accendere un pochino e spingere gli avversari alla pressione ma questo è un gioco comunicativo. In Italia l’aspetto mediatico è molto sentito, sono dinamiche di un mondo corretto in cui c’è rispetto e queste schermate dialettiche fanno parte del gioco”.
Infine, il presidente dell’Inter fa chiarezza sull’inchiesta ultras: “È in corso e ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro. Noi stiamo collaborando per debellare questo fenomeno, sono attività criminali che non centrano nulla con lo sport, siamo davanti ad una situazione difficile per una società da debellare e quindi ringrazio ancora le forze dell’ordine. Oggi manca la cultura della sconfitta, gli atti violenti si consumano spesso in situazioni di sconfitte. Sono d’accordo sul fatto che i giocatori non debbano andare sotto la curva a chiedere scusa, non esistono giudici e dei processi”, conclude Marotta.