Ecco il punto della situazione in casa rossonera, con il noto giornalista: dal futuro di Tomori a quello di Theo Hernandez
Non è un momento entusiasmante per il Milan nonostante la vittoria contro il Verona. I tifosi sono pronti a protestare ancora contro la Roma.
Solo le vittorie possono allontanare e spazzare via i malumori, ma il Diavolo continua a fornire prestazioni altalenanti: “Vedo una squadra che ha difficoltà nel tradurre in campo le idee di Fonseca – afferma Pietro Balzano Prota ai microfoni di Zona Rossonera, sul canale YouTube di Calciomercato.it -. Ci sono state situazioni non semplici, come l’affair Leao che ha però dato risposta in campo e nelle interviste, c’è stata la questione Theo, ci sono state situazioni che hanno complicato il percorso. Non è un bel Milan da vedere a livello estetico. Il calcio dominante che era stato promesso non si è visto molto. Contro il Verona non è stato un bel Milan, ma c’è stata una solidità che è importante trovare. Il Pietro giornalista e il Pietro tifoso si aspettavano una squadra più avanti. Vedo un Milan indietro nel gioco e nei punti, bisogna correre. La Supercoppa potrebbe essere ennesimo spartiacque decisivo della stagione”.
Con Pietro Balzano Prota si affronta poi il discorso mercato e Theo Hernandez, che possono aiutare il Milan a crescere: “Qualcosa a livello di mercato andrà fatto. Credo che il Milan sia una buona squadra con qualche difetto di costruzione nella rosa. Qualcosa cambierei e qualcosa aggiungerei. Serve qualcosa a centrocampo, anche perché non sappiamo come rientrerà Bennacer. Davanti va cambiato qualcosa. Sono dell’idea di prendere un bomber, ma non sarà questo il momento. Akliouche e Leweling sono nomi interessanti. A livello di profili sono giocatori di buona qualità, in grado di crescere e che abbiano buona qualità”.
“Capisco i tifosi che si arrabbiano, ma bisogna dire che la proprietà lavora così, ma deve farlo al meglio. Non sono i soldi a fare la qualità, ma non bisogna sbagliare i profili. Pulisic, ad esempio, è costato 20 milioni ed ha grande qualità, anche Theo è costato una cifra simile. E ha avuto un impatto incredibile. Ora sta facendo fatica, ma prima di venderlo ci penserei dieci volte, non ricordo un terzino così impattante a livello di cambio ed esito della gara. Un giocatore capace di vincerti le gare. Il trend al momento è negativo, tra prestazioni in campo e situazioni extra, sta attraversando momento di appannamento, ma il recupero di Theo va messo al primo posto. Semplificare con “gioca male e lo vendo” ci andrei coi piedi di piombo. Ritrovare il giocatore così decisivo non è semplice. Bisogna essere lucidi e razionali, speriamo lo siano. Credo che a gennaio un centrocampista arriverà, forse anche qualcos’altro”
Si parla poi di Gerry Cardinale. Pietro Balzano Prota non ha consigli da dare per riconquistare i tifosi. La ricetta d’altronde è solo una:
“Non so cosa debba fare Cardinale, ma so cosa deve fare il Milan. Vincere – afferma il giornalista -. Non c’è miglior medicina che vincere le partite. Se vinci l’ambiente torna sereno, detto ciò far digerire ai tifosi un credo e una strategia tanto lontana dalla cultura calcistica italiana non dico sia impossibile, ma quasi. Il tifoso vuole vincere, vuole i migliori giocatori. Il tifoso non accetterà mai che le dinamiche economiche vengano prima del campo. Il sistema creato con Elliott era più funzionale, c’era volontà di rinforzare la squadra anche se sapevi che gli investimenti non andavano oltre una certa soglia. Però in quel momento i risultati sono arrivati. Non voglio parlare di quello che è stato il discorso Maldini, si è voluto realizzare un altro percorso e al momento i fatti dicono che il percorso non sta dando le soddisfazioni. Cardinale deve comprendere che il calcio italiano non potrà trasformarsi, puoi portare pezzi che lo faranno evolvere, ma il calcio italiano non sarà mai solo entertainment”.
Infine arriva una battuta sulla possibile cessione di Tomori: “Venderlo alla Juve sarebbe follia. Non credo che andrà alla Juve, ma non mi sorprenderei. Purtroppo al momento è relegato in panchina, so che i tifosi sono un po’ stufi di alcuni errori fatti. Prima di vendere con semplicità ci penso con attenzione, tanto più ad una diretta concorrente. Lo hai fatto con Kalulu, che sulla schiena aveva attaccato un cartello con scritta “Plusvalenza”. Non farei con Tomori lo stesso sbaglio, parlerei con l’allenatore e gli chiederei che piani ha. Se lui non lo vede funzionale allora lo vendi e cerchi di monetizzare, magari vendendolo in Premier League. Fonseca sembra aver scelto Thiaw e Gabbia, ma avere riserve importanti è utile”
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