L’ex numero 10 e leggenda bianconera è tornato a parlare di un suo possibile ritorno alla ‘Vecchia Signora’
Riecheggia sempre il nome di Alessandro Del Piero per la Juventus e non potrebbe essere altrimenti considerando le gesta da giocatore dell’ex capitano con la maglia bianconera.
Una leggenda vivente, che il popolo bianconero da diversi anni rivorrebbe in società con un ruolo da dirigente o, perché no, da presidente. ‘Pinturicchio’ è tornato nuovamente sull’argomento e sul suo legame con la ‘Vecchia Signora’: “Alla Juve sono stato diciannove anni e sono stati unici. È stata una storia d’amore incredibile e con i tifosi il feeling è stato incredibile. Ne sono orgoglioso. Per il resto guardo al futuro con positività perché è il mio modo di essere”, le parole di Del Piero alla ‘Gazzetta dello Sport’.
Sulla nuova era della Juventus: “È un momento di cambiamento. Le cose sono andate bene all’inizio e poi ci sono stati questi pareggi che hanno fatto parlare perché sono stati molti. Con l’ultima vittoria a Monza però l’ambiente si è rinvigorito. E anche in Champions le cose stanno andando abbastanza bene”.
Del Piero e il nuovo corso bianconero: “La storia della Juve è questa”
Del Piero prosegue sulla rivoluzione in seno alla Juve e non solo in panchina: “Si parte sempre con la voglia di fare qualcosa di più perché i cambiamenti portano entusiasmo, ma se i risultati non arrivano, c’è rammarico. È normale che sia così. La storia della Juve è questa e non la inventiamo noi adesso. La stagione però è iniziata da pochi mesi e di tempo davanti ce n’è molto”.
Sul lavoro e i primi mesi di Thiago Motta: “Come tecnico non l’ho mai avuto e quindi non posso parlare di lui. In compenso l’ho sfidato tante volte da calciatore. Molto tignoso, ma aveva soprattutto grandi capacità tecniche e una notevole visione di gioco. Se trasporta dal campo alla panchina le sue qualità sarà tanta roba“.
Infine, Del Piero si pronuncia sulla corsa scudetto: “Di favorite non ne ho. Il fatto che ci sia molta competitività ed equilibrio però è positivo per la spettacolarità e l’interesse del torneo. In Europa di campionati così combattuti in questo momento non ce ne sono tanti. La Juventus è lì…”.