Le parole del tecnico azzurro a poche ore dal match che chiude l’anno solare 2024 al Maradona: segui la conferenza live su Calciomercato.it
Ultima partita del 2024 al Maradona. Il bilancio dell’anno solare è diviso esattamente a metà . C’è un pre e c’è il presente, chiamato Antonio Conte. Il Napoli affronta il Venezia alla 17a giornata di Serie A, davanti ad uno stadio gremito, pronto ad esultare e sognare.
Dubbi di formazione per l’allenatore azzurro. In particolare da capire le condizioni di Politano, influenzato nelle ultime ore. E poi c’è quel ballottaggio a sinistra: Neres o Kvaratskhelia? In difesa, senza Buongiorno infortunato, ci sarà ancora Juan Jesus al fianco di Rrahmani. Durante la conferenza, Conte risponde anche ad una domanda di mercato e chiarisce quale sarà l’obiettivo al termine di gennaio.
Prima dell’inizio della conferenza stampa il Napoli dedica un pensiero a Cecilia Sala, giornalista freelance arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre.
Cosa si aspetta di trovare dopo il secondo tempo di Genoa? – “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno e pensiamo al primo tempo del Genoa. Chiaramente la partita va analizzata tutta. I ragazzi sono molto responsabili e fanno giuste valutazioni. Quindi prendiamo il secondo tempo della gara contro il Genoa come motivo per migliorare. Gli spunti rendono ancora più semplice alzare il proprio livello”.
Firmerebbe per terminare tra le prime 4? – “Non firmo per traguardi minimi. Ognuno di noi sa benissimo quali sono i propri obiettivi e da dove si sta partendo. Non firmerei mai per un traguardo minimo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto 38 punti finora e sono tanti punti. Ed è inevitabile che vogliamo continuare a migliorare. C’è solo un mezzo per farlo, con il lavoro e abnegazione. Sapendo che stiamo facendo cose positive, ma sapendo che possiamo migliorare”
Il bilancio dei primi mesi al Napoli – “Speriamo di regalare un’altra gioia ai nostri tifosi, anche a noi stessi per festeggiare bene l’ultimo dell’anno. Sono stati cinque mesi molto intensi e mesi che sono stati vissuti a manetta. Ambiente bellissimo, passionale ed è inevitabile che allenare il Napoli ti dà molto, ma al tempo spesso è impegnativa come piazza. Sono contento, l’obiettivo nostro sarà quello di non avere nessun rimpianto, in qualsiasi situazione. Dobbiamo uscire dal campo e non avere rimpianti”.
Sul ballottaggio Neres-Kvaratskhelia e se è possibile vederli insieme – “Tutto è possibile, tutti possono essere titolari nel Napoli. Poi ci sono situazioni da valutare, in base anche all’avversario. Inevitabile che stiamo parlando di calciatori che possono determinare durante una partita. Finora abbiamo visto sempre Politano con Kvara, poi nelle ultime Neres con Politano e arriverà anche il turno di vedere David Neres con Kvaratskhelia. Politano ha avuto un problema al livello intestinale, ma oggi si è allenato. Faremo valutazioni. Non so quando vedrete tutte e tre le soluzioni, ma avverrà ”.
Sul Venezia – “Il Venezia ha i suoi concetti, li abbiamo studiati. Per noi sono tre punti fondamentali. Io dico sempre, mettiamo fieno in cascina. Continuiamo a mettere punti in classifica, perché poi ci serviranno”.
Presto per dire che per lo Scudetto ci siano Inter, Napoli e Atalanta? – “Azzardato dirlo, perché non è finito neanche il girone di andata. Ribadisco, mancano due partite al termine del girone d’andata. Ci sono ancora 63 punti. In matematica ero forte (ride ndr). L’obiettivo primario è fare punti. Stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere”.
Sulla crescita del gruppo – “L’obiettivo è percepire che tipo di partita si sta giocando. A volte si parte con uno spartito, poi quando cambia dobbiamo imparare a riconoscere che sta cambiando qualcosa. E quindi ci dobbiamo adeguare. Ma questo fa parte di un processo di crescita. Sicuramente riconoscere il tipo di partita che si sta giocando è un aspetto da migliorare”
Non sbagliate mai contro le piccole… – “Incrocio le dita. Inevitabile che quando si incontrano squadre che sulla carta dovrebbero essere inferiori a te, la partita va vinta. Ci sta essere soddisfatti anche quando si dà il massimo e non si raccoglie nulla. Invece quando incontri squadre di livello inferiore al tuo, la partita bisogna andarla a prendere. E dipende tutto da te”
Su Lukaku – “Romelu è uno dei ventuno giocatori in movimento che abbiamo. Adesso è al top della forma. Non dobbiamo aspettare chissà cosa. Inevitabile che le aspettative su di lui sono alte, rispetto a mister Rossi o ad un nove normale. E’ un attaccante di spessore internazionale. Deve continuare a fare quello che sta facendo e gestire le proprie aspettative. Ognuno di noi porta le aspettative, perché significa che in passato ha fatto qualcosa di importante”.
Sul mercato di gennaio – “A livello di mercato non affronterò domande, perché c’è il club. Deciderà in proposito se cambiare qualcosa. Quello che ho chiesto al club è che ho bisogno di avere come minimo 21 giocatori di movimento per l’allenamento”.
Sul livello della Serie A – “Il livello del campionato italiano si è alzato. Si è alzata tanta intensità , ma a livello tattico trovo che c’è superiorità rispetto ad altri campionati. C’è stata un’evoluzione in termini di allenatori e visioni del calcio. Lo si vede in Europa. In Italia si è andati avanti sotto tanti aspetti. La Serie A è bella, difficile come campionato. Siamo cresciuti tanto. Il brand nostro è sempre stato importante nel mondo”.