Il tecnico dei rossoneri parla dopo la vittoria nella Supercoppa: la gioia dell’allenatore portoghese nel post gara
L’ha vinta anche con le sostituzioni Sergio Conceicao. Il portoghese ha messo il suo marchio nella vittoria della Supercoppa contro l’Inter. Leao e Abraham protagonisti entrando a partita in corso e il nuovo tecnico mette il sigillo sul trionfo rossonero.
Nel post gara a ‘Mediaset’, Conceicao commenta così la partita: “Sono molto contento per i giocatori, non era facile, l’ambiente non era al meglio, avevamo pochi giorni per lavorare in vista di queste due sfide in cui abbiamo affrontato due squadre di grandissimo livello. Il merito va ai giocatori che hanno assorbito tutto. Chiaramente ci sono degli errori, l’avversario ha qualità, c’è lavoro da fare ma loro sono consapevoli di questo. In questi quattro mesi possiamo fare un buon lavoro per fare bene in Champions ed arrivare in zona Champions in campionato. Ora abbiamo festeggiato e da domani iniziamo a pensare al Cagliari“.
INTERVALLO – “Abbiamo sistemato due-tre cose che dovevamo migliorare. È stata una botta grande quando abbiamo preso il gol a fine primo tempo, poi nel secondo tempo su una buona lettura hanno fatto il 2-0. Questo significa che la squadra ha carattere, per due volte è riuscita a vincere le partite in rimonta contro grandi squadre. L’allenatore deve correggere, sistemare delle cose: per questo mi pagano”.
Conceicao applaude la squadra: “Serve coraggio e voglia per tornare il grande Milan”
MIGLIORAMENTO DIFESA – “Se vogliamo essere compatti, tutti i reparti sono importanti e deve esserci poca distanza. I difensori e i centrocampisti devono avere coraggio: se vogliamo tornare il grande Milan, serve avere il coraggio e la voglia, non bisogna avere paura e mettersi dietro. Abbiamo poco tempo per lavorare, ma loro sono intelligenti e già capiscono cosa vogliamo: complimenti a loro”.
LEAO – “È un fenomeno. Lui è un portoghese rilassato, io sono più teso. Deve imparare due-tre cosine, secondo me può essere il miglior giocatore del mondo perché ha tutto. Deve capire due-tre cose. Lui ha tanta qualità e se la mette al servizio della squadra sarà ancora più forte. Non ho dubbi che a fine stagione sarà uno dei migliori al mondo”.