Il turco costretto ad uscire dal terreno di gioco per un risentimento muscolare: il tecnico dell’Inter non la prende bene
Non fortunata la trasferta saudita per l’Inter di Simone Inzaghi. Oltre al problema fisico che ha tolto Thuram dalla finale di Supercoppa, i nerazzurri fanno i conti ora con l’infortunio rimediato da Calhanoglu nel corso del primo tempo della gara contro il Milan.
Il centrocampista turco, già protagonista in avvio di gara per un presunto fallo su Musah non sanzionato da Sozza, poco dopo la mezzora ha accusato un fastidio agli adduttori ed ha chiesto il cambio. Al 35′ Inzaghi ha chiamato fuori l’ex rossonero e ha lanciato nella mischia Asllani. In contemporanea alla sostituzione, Theo Hernandez è entrato in maniera dura su Dumfries, facendo scattare l’allarme anche per l’esterno olandese.
Ci sono stati attimi concitati con Inzaghi in panchina che si è particolarmente arrabbiato perché non riceveva notizie sulle condizioni di Dumfries. L’allenatore non voleva far riprendere il gioco per valutare con attenzione le condizioni del proprio calciatore e perché, in caso di altro cambio obbligato, non voleva utilizzare già il secondo dei tre slot consentiti.
Inter-Milan, le condizioni di Calhanolgu e Dumfries
In realtà dopo qualche minuto di lavoro dello staff medico dell’Inter, è arrivato il via libera a proseguire il match. L’olandese è rimasto in campo e il gioco è ripreso senza che Inzaghi dovesse operare la seconda sostituzione.
Restano ora da capire le condizioni di Calhanoglu: dalle prime indicazioni si tratta di un affaticamento all’adduttore destro, ma maggior chiarezza sia avrà nelle prossime ore e dopo gli accertamenti a cui il calciatore si sottoporrà.
L’Inter spera non sia nulla di grave perché è chiamata ora ad un tour de force che prevede sei partite da qui al 29 gennaio, seguite poi dal derby di campionato programmato per il 2 febbraio.