L’indagine della Procura di Milano vede coinvolte le due curve di San Siro: le parole del giornalista Ravezzani e il paragone con le inchieste che hanno colpito la Juventus
Va avanti l’inchiesta sulle curve di Inter e Milan, con l’indagine della Procura di Milano che nei mesi scorsi ha messo in luce i business illeciti e l’associazione per delinquere da parte degli ultras.
Sui rapporto tra tifoseria e club, si è espresso piuttosto duramente Fabio Ravezzani: “Basta che ti accusino per essere condannato, l’onere della prova spetta a te. Sto dicendo che per me devono squalificare Marotta. Io ho la massima stima del presidente dell’Inter, ma va squalificato e poi vedremo per quanto – le parole del direttore di ‘Telelombardia’ intervenendo a ‘Juventibus’ – La domanda che ci si pone è quella che ci poniamo tutti purtroppo dopo vent’anni: ma perché certe procure insabbiano alcune cose e altre invece le danno ai giornali prima ancora che siano notificate a chi è indagato? C’è stata veramente l’obiettività di voler fare pulizia nel calcio, o si è seguito un teorema per arrivare a colpire qualcuno, non dico assolvere altri, ma inseguire qualcuno nello specifico dimenticandosi di tutti gli altri? A volte anche con un po’ di amichevole piacere”.
Inter, Ravezzani e il paragone con la Juventus: “Presunzione di colpevolezza e non di innocenza”
Ravezzani prosegue nel suo discorso: “Ma poi alla fine la giustizia sportiva rimane silente. Perché non parte mai? Perché c’è un disegno politico alle spalle e questo è evidente. Se si cerca il male, alla fine anche se non c’è trovi un modo per trovarlo, basta che ci sia qualcosa”.
Ecco il paragone con le inchieste che hanno coinvolto in passato anche la Juventus: “Paga da sempre, e questo lo dico da non juventino, la presunzione di colpevolezza e non di innocenza. Sulla Juve c’è la presunzione di colpevolezza, per gli altri club invece spesso c’è una presunzione di innocenza e poi vediamo – spiega Ravezzani – Questa non è giustizia e non si può pensare di andare avanti così. Una società che è così odiata da chi non la tifa e che porta il club stesso a essere sempre spinto nel burrone in ogni circostanza. Questo per chi vuole cercare la giustizia e la verità non è accettabile e deve essere denunciato”.