Il club azzurro punta il giovane ex Inter come nuovo regalo per il centrocampo di Conte: l’intervista al radiocronista RAI che ha commentato l’exploit di Casadei
Classe 2003 e un futuro tutto da scrivere. Cesare Casadei è il protagonista di questi giorni e potrebbe fare ritorno in Italia. Inizialmente la Lazio ha messo gli occhi sul ragazzo, poi anche il Torino, ma alla fine il Napoli sembra aver superato la concorrenza e potrebbe chiudere l’affare con il Chelsea nelle prossime ore per un trasferimento a titolo definitivo.
Ha giocato pochissimo in questa stagione con i Blues, mai in campionato. E’ sceso in campo specialmente in Conference League. E ora avrebbe bisogno di nuovi stimoli. Chi meglio di Antonio Conte può darli. Cesare è uno dei migliori giovani in circolazione, capace di essere protagonista con 7 reti al Mondiale Under 20 perso in finale contro l’Uruguay. Ora è nel giro dell’Under 21 e sogna la Nazionale di Spalletti. L’Italia lo aspetta nuovamente, dopo l’esperienza in Championship e Premier League.
Noi di Calciomercato.it abbiamo intervistato il giornalista RAI Manuel Codignoni che ha avuto modo di raccontare le giocate e l’ascesa di Casadei proprio in quel Mondiale giovanile disputato in Argentina: ecco cosa ne pensa della trattativa con il Napoli.
Codignoni racconta Casadei: “Napoli salto nel buio, ma Conte sa cosa farci”
Cosa ti ha impressionato di quella finale del Mondiale Under 20?
“Cesare aveva uno strapotere fisico pazzesco e a quell’età significa tanto. E’ un centrocampista box to box, che si muove in avanti, indietro, con visione di gioco. Sembrava un giocatore normale contro degli under 20. Era fuori categoria per quella manifestazione. Quella finale è stata un po’ strana, ma secondo me il campo di gioco non era in perfette condizioni e ha influito molto. Sembrava un campo di patate, inadatta per una finale di un Mondiale. Lui fu dominante in quella Coppa del Mondo”
Scelta di andare in Inghilterra giusta o sbagliata?
“Lo scopriremo se dovesse tornare in Italia. Quest’anno nel Chelsea ha trovato poco spazio, ha giocato in Coppa. Prima ancora del Chelsea si è sporcato un po’ le mani nella serie B inglese tra Reading e Leicester. Sembra una scelta controintuitiva, ma sarà il futuro a dircelo. Prendiamo per esempio Lucca. Quando è andato via dall’Italia, tutti a dire che era stato un genio. Passato un anno sono cambiate le opinioni. Pian pianino sta dimostrando che forse tutto sommato quegli anni all’estero gli sono serviti. Il fatto di andare in Inghilterra, dove si gioca il miglior calcio a livello europeo, qualcosa potrebbe aver lasciato”
Casadei nome caldo per il Napoli: scelta giusta giocare per Conte, anche se rischia la panchina?
“Credo che Cesare abbia incrociato Conte ai tempi dell’Inter. Penso che lo stesso Conte abbia messo una parolina per acquistare il ragazzo. Si tratta di una scelta rischiosa anche questa, perché per lui sarebbe perfetto tornare in Italia in una squadra di media classifica, dove può accumulare minutaggio. Se però Conte lo vuole, un motivo ci sarà. E’ un po’ un salto nel buio, ma probabilmente Conte avrebbe già in testa cosa farci”.
Prenderà il posto di Folorunsho?
“Sì, ha un senso dal punto di vista tattico e concettuale. Si augurerebbe di giocare di più di Folorunsho”
Il Napoli fa un buon affare a puntare su Casadei?
“La prima risposta da dare è: dipende da quanto lo paghi. Quando vai a prendere un calciatore così giovane e ti promette tanto, ma magari non mantiene le promesse, devi fare un rapporto tra costi e benefici. L’anno prossimo avrebbe tempo e spazio con le coppe. Penso che questi anni in Inghilterra, anche se al Chelsea ha giocato poco, dove l’intensità fa da padrona, in Italia puoi fare la differenza. Secondo me il Napoli farebbe un buon affare ad acquistarlo. Non ci sono tanti prospetti importanti di questo tipo in giro.
Casadei nella top 3 di italiani classe 2003 in circolazione?
“Diciamo tra i migliori cinque. Allarghiamo il bacino. Stiamo poi parlando anche di ragazzi giovanissimi. Eppure il paradosso è che all’estero non sono neanche da considerare giovani. In Spagna se a quest’età non sei esploso ti considerano quasi vecchio”.