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Lazio-Como, Fabregas fa il bilancio: “Due punti persi. Nico Paz non sta bene”

Il tecnico spagnolo parla dopo il pareggio all’Olimpico in superiorità numerica, con orgoglio e una punta di rammarico

Il Como esce con un punto dall’Olimpico contro la Lazio, meritando qualche qualcosa in più vista la prestazione e le occasioni create, soprattutto con la superiorità numerica per l’espulsione di Tchaouna.

Cesc Fabregas (LaPresse) – calciomercato.it

Il pareggio rende orgoglioso Fabregas, ma non senza rammarico perché la vittoria era dietro l’angolo. Le parole del tecnico spagnolo in conferenza stampa:

Risultato che sta stretto? “Sì, sono arrabbiato per il risultato, potevamo vincere. Sono due punti persi, ma sono anche molto orgoglioso e contento della performance della squadra. Siamo giovani, ma stiamo facendo passi in avanti, per la prima volta all’Olimpico, è difficile vincere nel calcio anche contro una squadra così che aveva una panchina fortissima. Noi non avevamo Perrone, Sergi Roberto, poi Nico Paz, ma la squadra gioca sempre. Io voglio questo e loro lo fanno, complimenti alla squadra. La cosa importante è fare passi in avanti e dare continuità. Però oggi è mancata un po’ di maturità negli ultimi 20 minuti, capire la situazione, vogliamo sempre attaccare e mettere gente davanti, è mancata pazienza, giocare il pallone. Poi l’occasione entra come a Strefezza e Belotti. Una squadra in 10 l’unico modo che ha è segnare in contropiede, col doppio terzino, per cui noi dobbiamo far girare il pallone e concederglielo. Noi però siamo giovani, dobbiamo crescere, piano piano lo faremo”.

Nico Paz come sta? “Non sta bene, la caviglia è molto gonfia. Dobbiamo aspettare, complimenti anche a Dossena perché ha giocato con una caviglia gonfissima, ma non avevamo altri centrali. Hanno giocato un po’ zoppi, ma questa è la mia squadra, lottano tutti per la famiglia che siamo”.

Su Butez. “Abbiamo tre portieri di valore, Reina ha 42 anni ma se lo vedi allenare pensi che ne ha 20. Ha fatto due allenamenti, ha capito molto bene. Dobbiamo portare gente col nostro calcio, che ce l’hanno nel sangue, di personalità. Bisogna avere personalità. Lui ha iniziato un po’ nervoso. Con i piedi fa bene e migliorerà”.

Per Ranieri il calcio italiano è rimasto un po’ ingabbiato, lei pensa che faticherà a raggiungere il calcio spagnolo? “Non sono qui per giudicare una lega, un allenatore o un giocatore. Magari qui in questa cultura conta solo il risultato. Magari fai una buona performance ma vieni massacrato se non fai risultato, oppure esaltato se giochi male ma fai risultato. Quello che io sento è che voglio giocatori giovani con fame. Con talento e intelligenza, lavoriamo sui dati ma ci sono tante forme. Secondo questi Da Cunha, Strefezza, Moreno, Cutrone, non possono mai giocare. Io alleno per godere ed essere soddisfatto della mia squadra. Se arriviamo con paura all’Olimpico e buttiamo via la palla non ha senso quello che facciamo in allenamento. La Lazio ha tirato due volte in porta per colpa nostra, ma ci rialziamo e facciamo il nostro calcio, con umiltà”.

Stanno crescendo più i giocatori o più Fabregas? “Entrambi. Io sto crescendo tantissimo, non ho mai avuto la fortuna di andare in giro a imparare dai vari allenatori, finita la carriera mi sono buttato dentro con la Primavera e poi la prima squadra. Io imparo quello che mi danno questi ragazzi, sono molto fortunato, voglio portare gente che ha quella fame e cattiveria. La squadra sta crescendo, si vede come compete. Abbiamo recuperato tanti palloni, siamo migliorati”.

L’impatto dei nuovi arrivati? Ha fatto richieste specifiche alla società? “Impatto positivo, non si poteva chiedere di più dopo appena due allenamenti. Diao è entrato a sinistra, poi lo abbiamo dovuto gestire e trovato la struttura giusta per metterlo al suo posto. Si è visto, è un giocatore di gamba, struttura e personalità, forza, deve migliorare tanto nella lettura del gioco e nella tecnica. Mi piace moltissimo lavorare con questi giocatori, ti ascoltano, è fantastico”.

Lazio-Como, Fadera: “Buon risultato. L’infortunio di Nico Paz ha cambiato qualcosa”

Rimpianti? “Non penso, è un buon risultato. Era una partita molto difficile, ci sono stati tanti episodi, ma alla fine non penso che sia un brutto risultato”.

Alieu Fadera (Ansafoto) – calciomercato.it

Avete avuto tante occasioni, vi è mancato cinismo o il problema è altro? “Penso che le situazioni sono state complicate, potevamo restare più composti e calmi per controllare meglio la partita, in questo modo potevamo magari segnare di più ma non penso che sia un problema. Dobbiamo migliorare in queste situazioni, ma è più una questione di restare composti”.

Quanto ha influito l’infortunio di Nico Paz sul risultato? “Per noi è molto importante, tutti hanno visto. Ma dobbiamo solo andare avanti, non potevamo cambiare quella situazione in campo. Ha cambiato un po’ qualche dinamica, ma siamo riusciti a segnare nel secondo tempo ma anche gli altri calciatori in campo avevano qualità”.

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