Ecco cosa è successo allo stadio, tra gli spalti, nella serata del match valevole per la ventesima giornata, tra il Milan e il Cagliari
E’ la prima partita a San Siro di Sergio Conceicao. La prima del 2025 dopo la Supercoppa Italiana, conquistata in Arabia Saudita.
E’ la serata, dunque, del trofeo e in linea teorica della festa, ma allo stadio in occasione di Milan-Cagliari, il clima non è molto diverso rispetto a quello ammirato nelle ultime partite. Sugli spalti c’è il pubblico delle grandi occasioni ma ancora senza striscioni: l’ingresso del trofeo, portato da Theo Hernandez e Davide Calabria, però è stato accolto in maniera tiepida, qualche applauso e nulla più.
San Siro, prosegue la protesta
Nel pomeriggio l’Associazione Italiana Milan Club aveva comunicato l’esposizione degli striscioni al contrario:
“Questa scelta è dettata dalla necessità di contestare nell’immediatezza la gravissima situazione che si è venuta a creare dopo la decisione della società di modificare radicalmente le modalità di vendita dei biglietti ai Milan Club, modifica comunicata solo in data 8 gennaio 2025, per la quale, a far tempo dalla partita del Derby (2 febbraio 2025, ore 18), le richieste di biglietteria non potranno più essere veicolate tramite l’AIMC ma ogni socio del Milan club dovrà procedere ad acquistarsi singolarmente il biglietto on-line. Tale nuova modalità di vendita, peraltro a stagione in corso, comporterà molteplici difficoltà ai Milan club nell’organizzazione delle trasferte allo stadio di San Siro, in quanto il venir meno dell’acquisto “collettivo” veicolato tramite l’AIMC, in ordine alla capienza dei mezzi collettivi di trasporto, mina alla radice la fattibilità della trasferta stessa”.
Prosegue, dunque, la protesta dei tifosi con San Siro che resta spoglio. Comincia cantando la Curva Sud, che protesta ancora contro la proprietà: “Cardinale devi vendere, vattene!” e “Noi non siamo americani!”. Arrivano pure i cori contro l’Inter per ricordare la vittoria nel derby di lunedì scorso. Va sottolineato che le proteste si sono sentite solo all’inizio, poi la tifoseria organizzata ha incitato la squadra.