L’allenatore bianconero torna subito davanti ai microfoni dopo il derby: domani l’atteso recupero in casa dell’Atalanta
Continua il momento complicato della Juventus, fermata sul pareggio anche nel derby contro il Torino nell’ultima giornata di campionato.
Ennesimo pari per la ‘Vecchia Signora’ in campionato, attesa subito dalla difficile trasferta sul campo dell’Atalanta nel recupero di domani sera. Alla vigilia della sfida del ‘Gewiss Stadium’, come di consueto, ha parlato in conferenza stampa il tecnico bianconero Thiago Motta.
Come sta il gruppo dopo il derby? “Il gruppo sta recuperando dal derby, fisicamente e mentalmente, ma è anche arrabbiato perché non ha vinto, ma è concentrato sulla prossima partita contro una squadra che sta bene e che affronteremo dando il nostro massimo”.
Un punto sugli indisponibili? “Non avremo Bremer, Cabal, Milik, Conceicao, vediamo Vlahovic oggi in allenamento. Non è ancora al 100%, vediamo se potrà essere con la squadra”.
Domani Koopmeiners grande ex, dopo questo periodo c’è un qualcosa di curioso che ha scoperto in lui dopo averlo scelto? “No, niente di curioso. È il giocatore e la persona che mi aspettavo, dà tanto nel quotidiano, si allena sempre molto bene, aiuta i suoi compagni, si mette in difficoltà per la squadra in tanti momenti della partita in cui potrebbe non farlo. Ma lo fa perché vuole vincere, lo sente. Domani torna in un posto in cui è stato molto bene, sarà una partita speciale. Dovrà fare il suo massimo e controllare l’aspetto emotivo”.
Che ricordi ha di quando è stato allenato al Genoa da Gasperini? Questa Atalanta glielo ricorda? “Sicuramente si è evoluto, era un grandissimo allenatore e adesso di più. Era molto esigente, andare sempre in attacco, voleva sempre andare in avanti. Anche oggi l’Atalanta attacca in tanti modi, cambia qualcosa nei tre attaccanti, dipende dagli avversari, si è evoluto ma continua a essere un grandissimo allenatore”.
Giusto utilizzare il termini crisi? “Noi siamo i primi arrabbiati per non vincere. Già nell’ultima abbiamo giocato meglio dell’avversario, creando situazioni per andare ancora in vantaggio. Serve lavoro e lavoro. Non essere contenti è giusto, ma bisogna anche essere convinti che il lavoro che facciamo è giusto. Sono tante cose per arrivare alla vittoria, per questo ci prepariamo ogni giorno”.
Douglas Luiz ha recuperato e può giocare ancora titolare? “Può giocare, anche se non ha recuperato ancora del tutto. Ma lui come tutti gli altri. Dopo tanto tempo senza giocare da titolare ha fatto una partita di livello, quindi abbiamo un altro giocatore che ci aiuterà a mantenere o alzare il livello, dall’inizio o a partita in corso”.
Che risposte le dà Yildiz? “A destra sta facendo bene, così come a sinistra ma anche al centro. Può fare meglio tante cose, ma non dimentichiamo che è molto giovane, sono contentissimo. Ha grande qualità, deve migliorare tante cose, soprattutto nella fase difensiva deve essere più aggressivo sull’uomo, sta migliorando perché qualche contrasto l’ha vinto col Torino. Davanti ci dà tantissimo, ci dà uno contro uno, segna, mette palloni pericolosi, poi è sempre presente. Ha un fisico che gli permette di allenarsi sempre ed essere sempre disponibile. Possiamo sempre contare su di lui”.
Douglas Luiz ha giocato molto in fase di costruzione, si è trovato poco però in fase di trequarti: era voluto o bisogna migliorare? “No, è stata dovuta per lasciare più liberta a Thuram. Ma in passato l’ha fatto, alternarsi con gli altri. Anzi è una sua grande caratteristica. Ha fatto dopo tanto tempo una partita da titolare, dovevamo gestire gli sforzi per mantenere il livello in tutti i 90 minuti”.
Ha commesso degli errori in questi sei mesi? “Sicuramente abbiamo commesso degli errori. Tante partite potevamo vincerle e non l’abbiamo fatto e quindi qualcosa in più dobbiamo dare. Noi siamo i primi arrabbiati per non vincere, facciamo questo lavoro per prepararci al massimo e avere la ricompensa di arrivare alla vittoria. A volte abbiamo fatto molto bene, altre abbiamo avuto difficoltà sia da svantaggio che da vantaggio. Per continuare la corsa e stare in zona Champions dobbiamo recuperare dei punti lasciati indietro”.
Soddisfatto di Mbangula? “Sono molto soddisfatto. Una crescita così non me l’aspettavo, ma per le situazioni vissute fino ad oggi anche lui ha dovuto crescere più velocemente del normale e lo ha fatto. Si è preso grandi responsabilità, è un 2004, per merito suo e situazioni esterni si è preso responsabilità e lo ha fatto molto bene. Era il primo derby, l’anno scorso giocava in un’altra categoria e ora sta facendo molto bene. Sono soddisfatto del nostro lavoro, è altruista, capisce le cose che deve fare per aiutare la squadra. Deve crescere ancora, non accontentarsi e avere l’ambizione di cercare qualcosa in più”.
Su Cambiaso, sarà titolare? “Sta migliorando, col Torino è entrato bene, concentrato e attento. Per noi è importante, può giocare a sinistra e destra, in una squadra giovane come la nostra ha già qualche partita di livello. Siamo contenti di ritrovare l’Andrea visto a inizio stagione. Domani è una possibilità che inizi, se sarà così sono convinto che farà una grande prestazione”.
Tutte quelle che lottano per la Champions stanno rallentando. Si è fatto un’idea di quale traguardo di punti bisogna raggiungere per la Champions? “Sicuramente non siamo contenti di dove siamo oggi, vogliamo stare in zona Champions ma con la convinzione che il lavoro è giusto, per arrivare al nostro livello. Inutile guardare troppo avanti, dobbiamo guardare alla prossima, è quello che possiamo controllare. Sarà complicata domani come tutte le partite, in questo momento l’Atalanta sta meglio di noi, è l’ in alto, con rispetto ma vogliamo fare la nostra partita per raggiungere la vittoria”.
Quattro partite senza Vlahovic, nessuna vittoria. Si aspetta Kolo Muani? “Tutti i giocatori sono importanti, Dusan fa parte della rosa e quando c’è siamo contenti. Quando non c’è stato abbiamo fatto bene, ma sicuramente non dobbiamo essere contenti perché non siamo arrivati alla vittoria. Lui come tutti, giocatori importanti di questa squadra e quando sono presenti contribuiscono al massimo per il bene della squadra. Non parlo di giocatori di altre squadre, non l’ho mai fatto e non mi piace che parlino dei miei giocatori”.
La squadra è tutta unita nel sapere che ci sono sfide che possono decidere la stagione in queste settimane? “La squadra è unita, lo è sempre stato, per la prossima partita che è quella più importante. Non possiamo pensare troppo in avanti, altrimenti dimentichiamo quello che dobbiamo fare oggi. Bisogna essere concentrati domani contro l’Atalanta, conosciamo il calendario e faremo il massimo in ogni partita”.
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