Le ultimissime sulla posizione del tecnico bianconero, sul banco degli imputati a causa dei deludenti risultati della sua squadra
La Juventus è chiamata a far risultato domani sera in casa dell’Atalanta, nel recupero della diciannovesima giornata di Serie A. La gara tra nerazzurri e bianconeri era stata rinviata perché entrambe, oltre a Inter e Milan, impegnate nella Supercoppa in Arabia.
La squadra di Thiago Motta è una delle grandi delusioni di quest’anno. Nonostante una campagna acquisti molto dispendiosa, con un investimento complessivo superiore ai 100 milioni di euro, gioco e risultati faticano ad arrivare. Sabato col Torino Koopmeiners e compagni hanno ottenuto il quattordicesimo pareggio stagionale.
Flop Juventus, Thiago Motta nel mirino
Lo Scudetto è già sfumato da un paio di mesi, resta quindi la qualificazione alla prossima Champions League. Un obiettivo tutt’altro che sicuro, data la classifica attuale e le enormi difficoltà della Juve nel cambiare passo, nel dare una svolta. Sul banco degli imputati c’è in primis lo stesso Thiago Motta, il quale non sembra avere lo spogliatoio in pugno.
Inoltre il tecnico ha manifestato un po’ di confusione nelle scelte, sia tecniche che tattiche, e un preoccupante nervosismo come dimostra l’espulsione rimediata nel derby torinese. Da qualche settimana sono iniziate a circolare voci di un possibile esonero dell’allenatore italo-brasiliano, legatosi alla Juventus la scorsa estate con un contratto triennale da circa 3,5 milioni di euro l’anno.
Esonero Thiago Motta, la decisione della Juventus
Intervenuto a ‘Ti Amo Calciomercato.it’, programma in onda sul canale youtube di CM.IT, Giovanni Albanese è uscito allo scoperto circa le possibilità di un licenziamento di Thiago Motta qualora la Juventus collezionasse altri risultati negativi perdendo terreno dalla zona Champions.
Il collega de ‘La Gazzetta dello Sport’ ha in sostanza escluso l’esonero dell’ex Bologna: “Non è a rischio esonero e non lo sarà fino al termine della stagione, quando sarà valutato come tutti. Lui non si sente in bilico perché l’estate scorsa aveva concordato con il club una rivoluzione che poi, per varie vicissitudini, si è fermata”.