Le dichiarazioni del tecnico portoghese al termine del match che ha visto la sua squadra vincere in rimonta contro il Como
Vittoria pesante per il Milan di Sergio Conceicao. La squadra rossonera batte il Como in rimonta grazie a Theo Hernandez e Rafa Leao.
I due giocatori, protagonisti anche nella finale di Supercoppa Italiana, tornano in gol e ribaltano il momentaneo vantaggio firmato Diao.
Il bicchiere, però, è pieno a metà: “Sono un po’ arrabbiato, ma allo stesso tempo felice per aver battuto una bella squadra – afferma Conceicao in conferenza stampa -. Si vede il loro lavoro nel gioco e nelle palle inattive. Faccio i complimenti a Cesc e alla sua squadra. A noi manca il campo e l’allenamento. Non è una scusa, ma ci serve fare una settimana pulita”.
Anche stasera il Milan ha fatto meglio nella ripresa che nel primo tempo – “Abbiamo parlato di questo in settimana. Bisogna scendere in campo per vincere dal primo minuto. Serve essere più incisivi. E’ una questione di mentalità, noi dobbiamo arrivare al limite fin dall’inizio. Serve cattiveria”. Arriva infine un punto sugli infortunati: “Domani sapremo come staranno Thiaw e Pulisic, quando faranno gli esami. A livello fisico la squadra deve migliorare, questo è certo. Anche Morata ha avuto qualche fastidio muscolare”.
Como-Milan, Gabbia: “La panchina non è un problema”
In conferenza stampa è intervenuto anche Matteo Gabbia, tornato a giocare per via dell’infortunio di Malick Thiaw. Anche stasera, però, era partito dalla panchina: “Non è un problema – afferma il difensore -, sto facendo il massimo ogni giorno, poi le scelte toccano al mister ed io le rispetto col sorriso. Abbiamo quattro centrali ottimi, ogni scelta va rispettata in maniera più positiva possibile”.
Poi si parla della partita e dei problemi del Milan: “Dobbiamo avere un approccio più deciso per poi avere la strada più spianata. Ci sono tante cose positive stasera, ma allo stesso tempo da migliorare e lo faremo con il mister. Problemi difficili da risolvere? L’allenatore ci può dare tantissimo, ma poi siamo noi che scendiamo in campo”.
Per Gabbia il problema del Milan non è legato al numero nove: “Non ti dirò mai che ci serve un centravanti perché non lo penso. Non sono io a decidere se manca un attaccante. Ho molto rispetto di Tammy e Alvaro e sono l’uomo più felice al mondo quando loro fanno bene. Magari loro non segnano perché noi non li mettiamo nelle condizioni di farlo”.