Le ultime sul mercato del Diavolo con le parole di Marco Guidi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ai microfoni di Zona Rossonera
Sono ore intensi in Casa Milan. Il calciomercato del club rossonero non si è ancora sbloccato né in entrata né in uscita, ma con gli ultimi infortuni, Sergio Conceicao si augura di avere presto i primi regali da parte della dirigenza.
Non è un segreto che il nome in cima alla lista dei desideri sia quello di Marcus Rashford, ma non è l’unico calciatore sul taccuino. Per fare il punto della situazione, Zona Rossonera, sul canale YouTube di Calciomercato.it, ha intervistato Marco Guidi.
Con il giornalista de La Gazzetta dello Sport si è parlato subito di Sergio Conceicao e di come abbia cambiato il Milan: “Sul piano motivazionale ha dato qualcosa, ma quando c’è in palio un trofeo gli stimoli i giocatori li trovano. Contro il Cagliari dal punto di vista tattico il Milan non ha fatto male, ma contro il Como c’è stato un passo indietro. E’ stato un campanello d’allarme, se Milan non cambia registro, i problemi li avrai. Basta vedere i cartellini presi…”
Alla ricerca dell’identità – “Como ha dato quelle vibrazioni, una squadra che cerca identità e che con Fonseca in minima parte l’aveva trovata, ma a livello tattico deve lavorare ancora tanto. Conceicao ha detto cose forti dopo la partita, dicendo che manca la condizione fisica per un certo tipo di calcio. E quindi o cambi registro o sali di condizione rischiando infortuni. La gara con la Juve è un crocevia. Perdere, anche se dovessi vincere a Bologna, vuol dire essere a 4 punti dai bianconeri, con lo scontro diretto a sfavore. Tutti si sono concentrati sulla parte motivazionale, ma poco su quella tecnico-tattica. Fare l’allenatore in corsa e preparare la stagione è completamente diverso, si è visto con De Rossi. Valutare un tecnico in corsa è difficile, se non dal punto di vista caratteriale, ma Conceicao su questo ha già portato qualcosa”.
Calciomercato Milan, da Tomori a Rashford: il punto della situazione
Si affronta poi il discorso calciomercato, con il Milan chiamato a mettere le mani su un nuovo attaccante, ma non solo.
Attenzione chiaramente anche alle uscite, con Tomori che non è blindato del tutto: “Il suo passaggio alla Juve pareva scontato. Sappiamo che la posizione di Tomori non è così salda tanto da dire che il 4 febbraio sarà al Milan. Dipenderà dal tipo di offerta: non si accetteranno proposte di prestiti condizionati, ma solo con obbligo o di cessione definitiva. A Conceicao però va presentata una valida alternativa. A Como si è fatto male Thiaw e far partire Tomori senza un sostituto sarebbe quasi un suicidio. Il Milan sta sondando il mercato per capire chi poter prendere. Il primo nome era Mosquera, ma il Valencia non lo lascia partire, anche per la situazione di classifica. Moncada soprattutto lo aveva trovato come possibile sostituto. Ma io mi aspetto altre sorprese”.
Un’idea per la difesa può chiaramente essere Walker, qualora non arrivasse Rashford: “Siamo convinti che farebbe sempre il terzino destro? Non lo so, a Walker piace spingere e impostare, ma è diventato nel corso della carriera un terzino conservativo. Al momento è la seconda scelta inglese rispetto a Rashford. Uno scenario che potrebbe concretizzarsi solo se la pista dell’attaccante saltasse definitivamente. Da quel punto di vista oggi può essere importante. Il Milan ha già parlato con l’estabilishment dello United, che dovrebbe incontrarsi col fratello. C’è stata una prima richiesta di pagare una parte importante dell’ingaggio, lo United si è riservato del tempo per rispondere. Se il fratello dicesse che Rashford vuole il Milan, a quel punto potrebbe aprirsi più di uno spiraglio. Non dimentichiamo che non gioca una partita dal 12 dicembre. Avrebbe bisogno di un minimo di condizione. Non mi aspetto arrivi nel giro di due giorni”.
Milan, colpo in attacco e a centrocampo
Parlando poi ancora di attacco, Guidi aggiunge: “Molto dipende dalle uscite. Il Milan confida di trovare sistemazioni per Okafor e Jovic. Il serbo ha rifiutato tutte le destinazioni in estate e se non accetta diventa complicato. Negli ultimi mesi ha avuto problemi fisici, è difficile trovare chi è disposto a investire per un calciatore che ha giocato poco. Per Okafor c’è l’incognita di quanto successo. Perché il Lipsia che lo ha preso in prestito e poi lo rimanda indietro? Ho vissuto una situazione simile con Kean l’anno scorso quando seguivo la Juve. Alla fine è rimasto lì. Sono convinto che il Milan proverà a cederlo, ma di solito a gennaio chi compra lo fa per impellenza, anche se magari a fine mese la fase di riatletizzazione potrebbe essere diversa”.
Se salta Rashford può arrivare Trincao: “Sì, ma c’è da fare i conti con lo Sporting CP: è titolare ed è un giocatore importante per una squadra che lotta su più fronti. Devi mettere soldi, ma hai la sponda di Mendes, che muove fili ovunque in Portogallo ed è l’agente di Conceicao. Può essere una pista. Al Milan piace ma al momento passi non sono stati fatti. C’è da valutare se uscirà qualcuno, così diventa complicato anche per Rashford”.
Arriva infine il punto sul centrocampo: “Ci sono stati incontri per Belayhane e sondaggi per Bondo. Poi c’è Gourna Douath che piace soprattutto a Moncada, ma non credo che il Milan voglia fare un investimento pesante a centrocampo. Per questi giocatori serve mettere soldi. Non so se il Diavolo ha la volontà di metterli adesso, spostandosi magari a giugno per un nome che non uscirà mai dalla mia bocca, ma è un giocatore italiano che gioca per una squadra italiana. Sapete chi è (è chiaro il riferimento a Ricci, ndr.). L’investimento grosso il Milan spera di farlo lì. Non so se è disposto a tirare fuori oggi 12/13 milioni per un giocatore come Belayhane”.
Colpo necessario – “Servirebbe, perché anche contro il Como, il Milan non aveva nessuno in panchina dopo il cambio Musah per Bennacer – prosegue Guidi -. Si sono sacrificati molto gli attaccanti, ma non c’erano giocatori in grado di gestire la palla. La panchina è molto corta. Musah come mezz’ala potrebbe andar bene, da mediano è un rischio. Loftus-Cheek è disponibile una gara sì e quattro no, ma è un equivoco tattico perché da sempre gioca solo nella metà campo avversaria. Quindi il Milan ha Fofana che ha fatto 26 partite da titolare e non ha mai rifiatato, Reijnders che gioca sempre e devi fare i conti con una stagione davvero piena. E se non hai alternative all’altezza, soprattutto se giochi con tre centrocampisti, sei ancora più corto. Ora così è una questione sia di qualità che di quantità”.
Ultima battuta dedicata al viaggio in Germania della dirigenza – “Oggi è uscita la notizia di Moncada e Furlani a Dusseldorf. Confermiamo che è vera, la versione ufficiale è che non ci sarebbero impegni di mercato, ma altre finalità. Io però non ci credo. Cercheremo di scoprirlo. Pensando alle squadre vicine di livello medio-alto, ci sono Leverkusen, Dortmund, Gladbach e l’Olanda. Poi magari sono andati per altri motivi. Il mercato va preso molto con le pinze. Ma l’accoppiata è strana. Se fosse stato solo Furlani si potevano avere mille motivazioni di partnership commerciali; se fosse stato Moncada magari si sarebbe pensato a qualche calciatore da visionare, cosa che a lui piace. Il fatto che si muovano insieme fa drizzare un po’ le orecchie”.