Calcoli alla mano, ai biancocelesti occorre un solo pareggio per avere la matematica certezza degli ottavi diretti. Ma sul mercato la situazione di Baroni è complicatissima
La Lazio scende in campo contro la Real Sociedad con una tranquillità importante in classifica. La graduatoria maturata dopo le gare delle 18.45 di questo penultimo turno della League Phase di Europa League infatti lascia incredibilmente i biancocelesti ancora al primo posto in coabitazione con il Bilbao che però ha giocato e perso 4-1 col Besiktas di Immobile.

Stasera basta quindi un pareggio alla Lazio per centrare l’aritmetico passaggio diretto agli ottavi di finale con una giornata di anticipo (giovedì prossimo in trasferta col Braga), in questo caso con 17 punti. Attualmente infatti il Bodo/Glimt è nono, primo tra gli esclusi e già con sette partite all’attivo e a quota 13, per cui al massimo può arrivare a 16. E anche se la squadra di Baroni dovesse perdere l’ultima col Braga e le inseguitrici vincere tutte (compreso lo United che scende in campo stasera coi Rangers), non potrebbe scendere oltre il sesto posto in virtù anche degli scontri diretti all’ultima giornata.
Non sarà comunque facile battere la Real Sociedad che è a caccia di un posto al playoff col sogno ancora intatto, anche se praticamente impossibile, degli ottavi diretti. Anche perché la rosa di Baroni è a dir poco ridotta all’osso, tra infortuni e squalifiche. Gigot e Pellegrini scontano una giornata di stop, Hysaj e Castrovilli sono fuori lista, Lazzari e Patric sono ko. In panchina questa sera ci sono appena otto calciatori, di cui due portieri ovvero Provedel e Furlanetto, e due calciatori della Primavera: Mahamadou Balde classe 2004 e Matteo Zazza classe 2005. Che ovviamente non hanno mai giocato in prima squadra.
Baroni non ha più panchina: i rinforzi sul mercato diventano urgenti
In sostanza, i cambi ‘veri’ in panchina sono inferiori alle sostituzioni consentite: Pedro, Noslin, Dele-Bashiru e Tchaouna. Un bel messaggione per la società, che soprattutto a centrocampo e in difesa deve assolutamente intervenire. Vecino e Patric staranno fuori ancora per diversi giorni, in particolare il centrale spagnolo che potrebbe doversi operare mentre l’uruguaiano ne avrà per un’altra mesata. Casadei resta un obiettivo, col Chelsea non c’è ancora accordo ma la Lazio non ha intenzione di svenarsi. Per la difesa, con Renato Veiga verso la Juve, serve virare su un altro obiettivo. “Qualcosa sul mercato faremo”, ha ammesso ieri Baroni mentre pochi minuti fa Fabiani ha rincarato la dose parlando del centrocampista cresciuto nell’Inter.

“Casadei? Mancano ancora dei giorni alla chiusura della sessione. Il mercato di gennaio è sempre complicato, prendere tanto per prendere è sbagliato. Chiaramente stiamo valutando alcuni profili da inserire nella rosa già valida. Si parla di centrocampista mancante ma questa sera qualche centrocampista in panchina lo vedo (in realtà c’è solo Dele-Bashiru, ndr). La società non si tira indietro. Casadei? Io conosco la banda musicale, altri non ne conosco. Ottimismo? Sì bisogna essere sempre ottimisti nella vita”, ha detto a ‘Sky Sport’. Ma con lo scontro diretto di domenica con la Fiorentina e quelli che verranno l’urgenza di uno o due colpi è totale per non buttare al vento quanto di bellissimo fatto fino ad ora. Anche perché a Braga giovedì prossimo, salvo infortuni, la Lazio non avrà più di due centrocampisti di ruolo vista la squalifica di Rovella.