Michele Di Gregorio parla da leader mettendo in allerta Thiago Motta e i compagni di squadra: “Non credo sia solo un aspetto mentale”
Arrivato dal Monza in estate, Michele Di Gregorio è uno di quei calciatori che non sta patendo il salto da una piccola alla Juventus. Anche nella prima sconfitta in campionato dei bianconeri, è stato tra i migliori: il suo miracolo su Romelu Lukaku aveva mantenuto il vantaggio, prima del crollo della squadra.

Sono passate in sordina, però, le dichiarazioni che l’ex Monza ha fatto al termine della gara. Michele Di Gregorio, ai microfoni di Dazn, ha espresso un concetto da non sottovalutare: “Quando vai sopra in più partite, più volte e ti fai recuperare, c’è da analizzare e c’è da capire bene il perché. È difficile dare una spiegazione, non credo sia solo un aspetto mentale. Forse ci abbassiamo un po’ troppo, diventiamo troppo attendisti”. Insomma, un messaggio che deve arrivare forte e chiaro non solo ai suoi compagni di squadra, ma anche a Thiago Motta.
Di Gregorio mette in evidenza un problema: messaggio anche a Thiago Motta
Non sono affatto banali le parole di Michele Di Gregorio, che allontana quelle voci -semplicistiche- che danno come spiegazione ai mancati risultati della Juventus una problematica di tipo mentale. No, c’è il campo e c’è l’atteggiamento richiesto dal tecnico.

I bianconeri nel secondo tempo hanno arretrato di tantissimo il proprio baricentro, abbassandosi e esponendosi alla rabbia agonistica del Napoli di Antonio Conte. Un copione che si ripete ogni volta che la Juventus passa in vantaggio e che ha portato, fino a qui, a 17 punti persi da situazione di vantaggio. Il primo responsabile di questa problematica deve essere l’allenatore, così come è il primo chiamato a risolvere questa problematica che si ripete. Di Gregorio, oltre a parare, ha anche avvertito tutti: troppo facile parlare solamente di problemi mentali della squadra.