Ecco le dichiarazioni al termine della partita di Europa League tra la Roma del tecnico italiano e il Porto. Il mister è una furia

Claudio Ranieri non ci sta. Dopo la rabbia mostrata sul terreno di gioco del Porto, al termine del match dell’andata dei playoff di Europa League, il tecnico italiano si è sfogato ai microfoni di Sky Sport.
Il mister, prima di commentare la partita, che ha visto la sua Roma pareggiare, si è rivolto direttamente al presidente della Commissione Arbitri della UEFA: “Mi rivolgo a Rosetti – afferma subito Ranieri -, tutto il mondo sa che lei è una persona integerrima e onesta. Come fa a mandare ad Oporto un arbitro che su 21 partite dirette da lui, la squadra fuori casa ha pareggiato 9 volte e tutte le altre le ha vinte la squadra di casa? Queste cose le sa?”
“Per me stava aspettando qualcosa dentro l’area di rigore per fargli vincere la partita – prosegue Ranieri -. Questo fischietto arbitra in questa maniera. Non è colpa sua, è il suo modo di fare: otto ammoniti per noi e un rosso, qualcuno ci stava, ma ci stava anche altro. Ho detto ai giocatori che non dovevano salutarlo, non meritava il saluto. Ma scherziamo? E’ successo tutto in campo internazionale”.
“Un amico mi ha detto che Rosetti è lo stesso che ha mandato Taylor alla finale di Budapest”, ha aggiunto in conferenza stampa, il mister.
Porto-Roma, Ranieri: “Questo non è più calcio”

Ma si fatica a parlare di calcio. Le attenzioni nel post gara continuano ad essere rivolte all’espetto comportamentale dell’arbitro. Mancini chiedeva rispetto: “All’uscita di Pellegrini, lui faceva vedere la fascia di capitano e quindi poteva dire qualcosa”, prosegue Ranieri.
“Io mi innervosisco quando saltano di testa e si mettono le mano in faccia. C’è il Var, diamo fallo per simulazione: questo non è più calcio. Ma sono molto contento della partita della squadra, hanno fatto davvero una grande partita. E’ andata così, pazienza”. Arriva così, in chiusura, un commento sulla partita della sua Roma