Le parole in diretta dell’allenatore azzurro a poche ore dalla partita delicata contro la Lazio all’Olimpico di Roma
Dopo due pareggi consecutivi, il Napoli è chiamato a reagire, ma deve fare i conti con l’emergenza sulla corsia sinistra. Una vera maledizione cominciata con la cessione di Kvaratskhelia e proseguita con gli infortuni di Olivera, Spinazzola e Neres.

Cosa conta di più? – “Conta il lavoro che è stato fatto. Perché il gruppo di ragazzi che hanno sposato fin da subito questo verbo, lavorare, è quello che oggi ci porta ad avere una classifica bellissima nonostante ci sono state, ci saranno e ci sono delle situazioni difficili. Quello che cerco di insegnare ai ragazzi è trovare la soluzione alle difficoltà. Andiamo avanti, forti, perché abbiamo fatto un bellissimo lavoro. Nonostante in 7 mesi abbia dovuto cambiare 3 sistemi di gioco. Il merito va tutto a loro, perché sono delle spugne e mi permette di proporre delle difficoltà, determinati cambiamenti”
Su modifiche all’assetto tattico – “Ci sono degli infortuni ed è inevitabile che quando vanno a colpire determinate zone o ruoli, bisogna trovare una soluzione per sfruttare al massimo le qualità della rosa. Non chiederò mai ad un calciatore di fare qualcosa che non ha mai fatto. Troveremo l’abito giusto. Ci sarà un’opportunità per chi non ha avuto grandissime soddisfazioni ma che sta contribuendo in maniera importante ai punti in classifica”
Su Raspadori – “Inevitabile che durante l’anno ci sono alcuni calciatori che hanno più possibilità. Spesso e volentieri ho confermato sempre lo stesso 11 titolare. Io dico sempre che è una grande opportunità, io credo tanto in tutti i calciatori della rosa. Non devono demoralizzarsi se il giorno dopo c’è un voto negativo sui media sportivi, ma quello che conta sono i miei giudizi. Dovesse toccare a Jack Raspadori, farà del suo meglio”
Sul ruolo di Raspadori – “Andava via anche Raspadori a gennaio? Va bene tutto però… il campionato deve finire. Se davamo pure via Raspadori…(ride ndr). Nei confronti di Jack mi sono espresso anche prima dell’inizio del mercato, avevo già detto che i calciatori bravi li avrei voluti tenere. Poi ci sono situazioni in cui può accadere qualcos’altro. Jack è sempre stato un ragazzo serio, quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo dovere. Anche su Jesus, quando c’è stato l’infortunio di Buongiorno, sembrava che avessi dovuto far giocare l’ultimo calciatore d’Italia. Il nostro compito è esaltare le caratteristiche dei nostri calciatori.
Conte alza la voce: “Vietate 8 trasferte ai napoletani, ci vuole equità”
Nel corso della conferenza, il mister si toglie qualche sassolino dalle scarpe sul VAR, poiché in Inter-Napoli si lamentò del protocollo e fu ignorato da Simone Inzaghi, che preferì non parlare di arbitraggio. Successivamente, il tecnico nerazzurro in altre occasioni ha poi elencato tutti i torti arbitrali ricevuti. Inoltre, Conte si è lamentato del continuo divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Campania.

Sul VAR – “Ho già detto tutto sul VAR e sono stato attaccato. L’ho fatto per primo, parlando con il Noi. Qualche allenatore si è tirato fuori, dicendo che parlavo per me. Invece poi ho visto che si sono lamentati del VAR. Forse avevo ragione. Non voglio entrare in alcune discussioni, quello che avevo dire l’ho detto. Mi fa sorridere che tanti poi siano tutti sulla stessa linea quando sono stati toccati personalmente. Anche i media, mi hanno attaccato. Poi si sono schierati con alcune squadre. Con me non ho visto tutta questa solidarietà”
Sulla Lazio – “Lazio squadra forte che ci ha battuto per due volte, non a caso è quarta in classifica. E’ una squadra costruita bene e sta confermando quanto di buono ha fatto vedere contro di noi. Domani andiamo ad affrontare questa partita con le nostre armi, alla nostra maniera, e fiducia sui nostri mezzi, consapevole che andiamo a giocare contro una squadra forte”
Sulla compattezza dell’ambiente – “Se andate a ritroso, io ho parlato di compattezza dell’ambiente. Ma non vedo compattezza. Mi dispiace se quello che dico poi viene cancellato. Io in conferenza do sempre degli input e dico delle cose che mi dispiace non vengano colte. Mi dispiace che dopo diversi mesi non sia cambiato nulla. Significa che l’ambiente è questo. A casa mia si dice o ti mangi la finestra o ti butti dalla finestra. In tempi non sospetti, dopo 2-3 mesi, parlai di mancanza di compattezza ambientale. Su Napoli non vedo questa compattezza. Mi chiedete del VAR, quando ne parlai 3 mesi fa. Non cambio opinione”
Sul divieto ai tifosi – “Lo trovo assurdo. Vietare otto trasferte ai tifosi del Napoli della Campania, mi sembra una cosa assurda e unica in Italia. Chiedo sempre equità di valutazioni, di provvedimenti. Altrimenti si rischia sempre di dare gli schiaffi a uno. Gli schiaffi se devono essere dati, vanno dati a tutti. Noi continuiamo ad andare in trasferta senza i tifosi residenti a Napoli. Poi grazie a Dio, i non residenti ci sono e ci danno l’affetto che questi ragazzi meritano. Per fortuna abbiamo un popolo che ci fa sentire la vicinanza. Ma la trovo davvero assurda. Chiedo uniformità di regole per tutti”
Se si sente di rappresentare il garante del club – “La barca è in navigazione, ma noi stiamo in alto mare. Dobbiamo saper comandare la nave. Siamo in viaggio e ora dobbiamo vedere il porto dove attraccare, con quello che ci saremo meritati di raggiungere. Importante arrivare al porto. Poi si scende, capiremo cosa è successo nel viaggio, se migliorare qualcosa e faremo degli esami approfonditi. Io da comandante devo dare sempre la rotta giusta. Bisogna andare fino in fondo senza guardarci e ho un equipaggio, i calciatori, eccezionale. La classifica è tutto merito dei calciatori e di nessun altro. Gli attacchi ai calciatori sono disonesti e ingiusti, stanno andando oltre i loro limiti. Se siamo primi è grazie a loro”