Tanti episodi dubbi nel derby d’Italia, coinvolti anche gli allenatori Thiago Motta e Inzaghi. Graziato Conceicao su Dumfries
E’ stato un derby d’Italia più tranquillo del previsto quello che la Juventus ha vinto 1-0 contro l’Inter nel posticipo della 25esima giornata di Serie A. Promossa la direzione di gara dell’arbitro Mariani, che non si è mai fatto sfuggire di mano la partita, sebbene qualche sbavatura ci sia stata.

Detto che per il rischio squalifica con la prova tv a Lautaro Martinez per espressioni blasfeme dopo il triplice fischio parliamo in un articolo a parte, l’errore più grande del fischietto di Aprilia durante i 90 minuti è stato quello di non aver ravvisato il fallo di Conceicao su Dumfries: una trattenuta poco prima dell’ingresso dal lato corto dell’area di rigore che merita anche l’ammonizione. Un cartellino giallo lo avrebbero meritato anche i due allenatori: Thiago Motta per aver trattenuto Lautaro impedendogli di battere velocemente una rimessa laterale e Simone Inzaghi per aver lasciato e la sua area tecnica ed essere entrato sul terreno di gioco a gara in corso. Mariani ha poi usato due pesi e due misure su due episodi simili: da un lato ha fatto finire l’azione dell’Inter viziata da una leggera trattenuta di Thuram su Veiga, dall’altro ha fischiato subito contro la Juve per un contrasto simile tra Kolo Muani e Zalewski.
Da Anguissa a Duda-Jimenez e il gol annullato all’Atalanta: la moviola di Serie A
Promosso anche Massa nell’altro big match di giornata tra Lazio e Napoli. I capitolini avrebbero voluto il secondo giallo e quindi l’espulsione di Anguissa, per una manata su Romagnoli, ma il contatto sembra troppo lieve per portare all’ammonizione.

Ammonizione che invece viene inflitta a Jimenez in Milan-Verona, reo di aver reagito con una spinta a due mani su Duda che in precedenza gli aveva dato uno schiaffetto sul collo. Da capire se Fourneau abbia visto la provocazione del centrocampista gialloblu o meno e se abbia preferito sanzionare i due interventi in maniera diversa. Giusto invece non assegnare il rigore ai rossoneri per il tocco di mano di Dawidowicz: il pallone giocato da Leao arriva da distanza ravvicinata e gli sbatte prima sulla coscia. Più di qualche dubbio, infine, sul gol annullato all’Atalanta: è vero che Posch salta verso il portiere del Cagliari (e verso il pallone), ma non tocca Caprile con le braccia né con la testa. Se fosse stato convalidata, difficilmente la rete sarebbe poi stata annullata con il Var.