L’eliminazione ai playoff dalla Champions League, per mano del PSV, mette sulla graticola l’allenatore Thiago Motta
È una giornata complicata, e non potrebbe essere altrimenti, per la Juventus. Il 3-1 subito ad Eindhoven dal PSV brucia moltissimo, l’eliminazione ai playoff dalla Champions League è un brutto risveglio dopo l’euforia vissuta pochi giorni fa per la vittoria nel derby d’Italia contro l’Inter di Simone Inzaghi.

Gli olandesi hanno riportato sulla terra la squadra di Thiago Motta mettendo, nuovamente, in luce tutti i problemi emersi in questi mesi di gestione dell’allenatore italo-brasiliano. Una squadra che, soprattutto nella seconda frazione di gioco, non si è praticamente mai vista dalle parti del portiere avversario, se non nell’occasione del gol del momentaneo pareggio realizzato da Timothy Weah. Per il resto, buio assoluto, esclusione giustissima e senza attenuanti. Adesso, c’è da salvare la stagione puntando con decisione ad arrivare il più in alto in classifica possibile nel campionato di Serie A e cercare di portare a casa la Coppa Italia. Ma la situazione è davvero incandescente dalle parti della Continassa.
E sono tante, ovviamente, le critiche rivolte alla guida tecnica, messa anche in discussione in vista dell’annata 2025/2026, nonostante un contratto in essere fino al 30 giugno 2027. “Il futuro di Motta è in bilico, non nell’immediato, ma dalla prossima stagione – le parole del giornalista Luigi Schiffo a ‘Radio Radio’ – Sinceramente, continuo a non capire come in tutta la stagione non abbia mai cambiato modulo di gioco. Poi, deve fare gol e toglie Kolo Muani per mettere Vlahovic, avrebbe dovuto farli giocare insieme visto che doveva recuperare”. Dichiarazioni importanti, ma non sono le uniche.
Franchi su Motta: “Non è in grado di allenare la Juventus”
Ancora più dirette, e senza fronzoli, le dichiarazioni del giornalista Massimo Franchi di ‘Tuttosport’ all’emittente radiofonica. E aleggia anche lo spettro del licenziamento, come successo ad altri allenatori della Juve nel recente passato. “Motta è bravissimo con i giovani, Letang (presidente del Lille, insieme a Motta al Psg, ndr) me lo paragonò ad un architetto. Ha fatto bene con Genoa, Spezia e Bologna. È da sette mesi alla Juve, ma non ha fatto il salto di qualità. Deve tornare indietro, non è in grado di allenare una grande squadra, questo è chiarissimo. Non gli affiderei la Juve dell’anno prossimo, poi è da vedere come finirà la stagione. Però, ricordo che la famiglia Agnelli ha licenziato allenatori freschi di vittorie, tipo Allegri, Sarri e Pirlo. Se guardiamo i precedenti, e dovesse vincere la Coppa Italia arrivando quarto per esempio, andrebbe licenziato. Elkann decide tutto, Giuntoli è un dipendente”. Vedremo come evolverà l’annata in corso, ma Motta dovrà darsi da fare per non avere spiacevoli sorprese nella prossima estate.