Caos in campo dopo la decisione dell’arbitro: penalty segnato e cambio, scena mai vista
Momenti di tensione prima tra il direttore di gara e i giocatori, poi tra compagni di squadra. Pomo della discordia un calcio di rigore assegnato alla squadra ospite.

La sfida tra Lecce ed Udinese si è animata attorno alla mezz’ora della prima frazione. Dopo revisione al monitor, l’arbitro Bonacina ha decretato il rigore per un contatto giudicato falloso da parte di Jean su Lovric. Una massima punizione che il direttore di gara bergamasco non aveva inizialmente considerato. Una massima punizione che non è stata certamente gradita dai giocatori del Lecce. Tante sono state le proteste dei padroni di casa, ma mentre i giallorossi circondavano il direttore di gara, in prossimità del dischetto è andata in scena un’altra scena che raramente si vede sul campo da gioco.
Lucca si è infatti impossessato subito del pallone, anticipando il rigorista designato Thauvin e l’altro papabile rigorista Sanchez. Una decisione che non è piaciuta alla squadra, tanto che sia Bijol, ma anche Kamara e Solet si sono precipitati sul dischetto per cercare di convincere Lucca a cedere il pallone a chi di dovere. Il centravanti è stato però irremovibile e alla fine è stato lui a calciare la massima punizione. Il rigore è stato trasformato con un preciso destro ad incrociare, ma nessuno dei compagni si è avvicinato a Lucca per festeggiare la rete. Un segnale importante, che ha recepito anche la panchina.
Lecce-Udinese, Lucca segna ma viene sostituito
Kosta Runjaic infatti ha deciso di sostituire il numero 17 poco dopo la rete. Al suo posto il tecnico bianconero ha deciso di far entrare Iker Bravo. Una mossa che sa di punizione, ma anche di precauzione, visto che Lucca, che dopo il gol ha battibeccato con gli avversari, era apparso un po’ nervoso ed è stato ammonito.

Lucca ha quindi abbandonato il campo pochi istanti dopo la rete segnata, lasciando il posto al giocatore spagnolo. Clima quindi teso in casa bianconera, anche se al momento del rientro in panchina, il calciatore ha scambiato un “cinque” con il proprio allenatore, che ha deciso di toglierlo forse proprio per il cartellino preso. Una vicenda certamente singolare in tutti gli aspetti. Se da un lato capita di vedere giocatori che “scippano” i rigori ai rigoristi designati, decisamente più raro è vedere un allenatore prendere provvedimenti sostituendo il responsabile, anche se in questo caso resta il “giallo” del cartellino nel vero senso della parola.