Le parole del tecnico salentino hanno lanciato l’allarme sul futuro in azzurro e aperto nuovi scenari: chi può prendere l’ex ct
Il Napoli è nel suo periodo più difficile dall’inizio della stagione. Il ko in casa del Como ha certificato la crisi, che si rispecchia nei numeri: 3 punti nelle ultime 4 partite sono valse il sorpasso operato da parte dell’Inter. Ora i nerazzurri sono un punto sopra la squadra di Conte a sei giorni dall’attesissimo scontro diretto del Maradona. Che potrà dire tanto oppure lasciare tutto in sospeso fino alla fine. Di certo gli azzurri sono in un momento di grande difficoltà, in primis per i tanti infortuni e le assenze, da un Kvaratskhelia non rimpiazzato allo stop pesantissimo di Neres e non solo.

A questo si aggiungono ovviamente le parole di Antonio Conte alla vigilia che hanno allarmato e non poco la piazza napoletana, perché hanno paventato addirittura un addio a fine stagione. “Vorrei cominciare con una squadra già in pole, che ha già vinto. Il mio futuro? Dobbiamo lavorare e crescere e poi vediamo“, ha detto il tecnico aprendo quindi le porte a un divorzio che avrebbe del clamoroso. Il giornalista Furio Zara a ‘La Domenica Sportiva’ ha parlato così: “Il rapporto con De Laurentiis scricchiola, Conte è uscito indebolito dal mercato di gennaio. E poi la vita è come il calcio, i matrimoni e le relazioni finiscono per i bisticci, per i progetti non condivisi, per sopraggiunta noia o perché in qualche modo hai visto partire Kvaratskhelia, aspettavi Garnacho e poi hai visto arrivare Okafor. Dal caviale al branzino al tonno in scatola, con tutto il rispetto non è la stessa cosa. E se il menù declina in questo modo, forse è persino legittimo che un allenatore con certe ambizioni decida di alzarsi dalla tavola”.
Conte, spettro addio al Napoli: Milan e non solo, ecco dove potrebbe andare
E allora quale altro futuro potrebbe prospettarsi per Antonio Conte? L’associazione al Milan è semplicissima, anche perché già prima di Fonseca se ne era parlato parecchio, poi Ibrahimovic e la dirigenza avevano optato per un profilo diverso a livello calcistico e societario. Il fallimento di quel progetto e quello che sta per materializzarsi anche in relazione a Conceicao potrebbero portare a un dietrofront. C’è chi come il giornalista Alfio Musmarra parla addirittura di contatti mai sopiti tra il mister e lo stesso Ibra.

Sarebbe un colpo che farebbe senza dubbio contenti anche i tifosi, che da mesi chiedono di vedere l’ex ct a Milanello. Attenzione chiaramente anche alla Roma, ancora a caccia del nuovo allenatore, anche se il profilo tracciato dallo stesso Conte per il suo eventuale prossimo club cozza un po’ con la situazione attuale a Trigoria. Ma lo stesso Conte ha detto in passato che gli sarebbe piaciuto allenare nella capitale giallorossa. E la presenza di Ranieri può essere una garanzia per lui. C’è poi la possibile variabile Juve, con Thiago Motta che non sta convincendo al netto dei tanti infortuni. La società voleva un gioco e una identità riconoscibili, ma fino ad ora si è visto poco in questo senso, lo scudetto è lontano ed è arrivata l’eliminazione dalla Champions al playoff.
Se dovesse saltare l’italobrasiliano a fine stagione, soprattutto senza quarto posto, tornerebbe inevitabilmente in auge Conte come paventato a Calciomercato.it da Paolo De Paola. A fine anno potrebbe restare senza allenatore anche l’Atalanta, il mister salentino darebbe continuità a livello di modulo e potrebbe provare a puntare allo scudetto anche a Bergamo. Sempre che non arrivi già quest’anno, con la Dea perfettamente in corsa con Gasperini. Da considerare poi sempre l’opzione estero e Premier League, in grado di offrire risorse di mercato a sufficienza: Manchester United e Newcastle (o magari addiritura l’Everton dei Friedkin) in pole.