Focus sui bianconeri tra presente e futuro nel programma TiAmoCalciomercato in onda sul nostro canale Youtube: “I tempi potrebbero essere maturi”
Nuova puntata di TiAmoCalciomercato, programma in onda sul nostro canale Youtube. Si è parlato tanto di Juventus, dal possibile ritorno di Alex Del Piero al mercato che verrà, con il dubbio legato a quello che è stato definito l’erede di ‘Pinturicchio’, vale a dire Kenan Yildiz.
L’ospite di TiAmoCalciomercato è stato Alberto Mauro, collega de ‘Il Messaggero’ vicino al mondo Juve.
Vlahovic e Kolo Muani
“L’orizzonte della coppia Vlahovic-Kolo Muani è giugno – ha esordito Mauro – Si sposano molto insieme, ma sono tutti e due in dubbio per ragioni diverse: il francese perché è in prestito, il serbo perché probabilmente andrà via”.
Juve, Yildiz in bilico

Ma ci sarà posto per Yildiz nella Juve del futuro? “In questo momento la Juventus dovrebbe puntare su di lui facendolo diventare davvero l’uomo copertina – ha risposto Mauro – Dopodiché a giugno bisognerà capire quali saranno le possibilità di mercato e i desideri del calciatore.
Se vuole restare per diventare una Bandiera come Del Piero, o se intende ascoltare eventuali grandi offerte dall’estero. Nel caso la Juve dovrebbe cederlo bene, poi molto potrebbe dipendere dalla qualificazione o meno in Champions. Se arrivassero 65/70 milioni, sarebbe un sacrificio che poi ti permetterebbe di investire alla grande in tutti gli altri reparti”.
Il ritorno di Del Piero alla Juve
A proposito di Del Piero, quando torna alla Juve? “È destinato a tornare prima o poi. Lui non ha mai nascosto di volerlo fare. I tempi potrebbero essere maturi, manca in società una figura così, alla Zanetti o alla Maldini. Secondo me la Juve ci sta ragionando o lo farà a breve”.

E quello di Andrea Agnelli? “Se n’è parlato ancor di più dopo l’ingresso di Tethor come azionista di minoranza. C’è chi ha detto che dietro Tethor ci fosse lui, ma francamente non ho conferme in tal senso”.
Thiago Motta, gestione non all’altezza: “Ha perso dei giocatori importanti per lo spogliatoio”
Parentesi finale su Thiago Motta, la cui gestione della squadra e dello spogliatoio non è apparsa fin qui all’altezza: “Secondo me lui ha cercato di gestire i suoi primi mesi alla Juve come aveva gestito i precedenti al Bologna e della sua carriera da allenatore, sottovalutando il fatto che parliamo di due realtà diverse.

Così ha perso dei giocatori importanti per lo spogliatoio, dei punti fermi. E ricrearli da zero non è semplice. Qualche compromesso gli sarebbe stato più utile”, ha concluso Mauro.