Il punto della situazione in casa rossonera sulla sostituzione di Antonio D’Ottavio, a quasi tre mesi dalla separazione

Era il 10 dicembre 2024 quando il Milan confermava la separazione dal proprio direttore sportivo, Antonio D’Ottavio. Una figura che due estati fa era stata in prima linea al fianco di Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani. Con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic, però, tutto è cambiato e l’addio è stato praticamente inevitabile.
Anche l’inserimento in organico di Jovan Kirovski, voluto dallo svedese, non ha certo aiutato. Così il Milan da tre mesi si trova, di fatto, senza un direttore sportivo. Nell’ultima sessione di calciomercato è stato Giorgio Furlani ad avere potere di firma, ma dalla prossima estate ci sarà un vero ds. L’idea del club è quella di nominare un nuovo direttore sportivo entro la primavera così da poter essere operativo per il mercato che verrà.
Milan, i nomi per il dopo D’Ottavio: la situazione

In queste settimane si stanno facendo tanti nomi. L’ultimo emerso e prontamente smentito dal club è quello di Francois Modesto. Un sue eventuale arrivo non darebbe certo la scossa, di cui, forse questo club ha davvero bisogno. Anche fonti lontane dal Diavolo smentiscono che l’ex Monza possa essere la prima scelta, ma non può essere escluso.
Nel calderone dei nomi fatti, il preferito dei tifosi è sicuramente quello di Andrea Berta. Un profilo internazionale che darebbe credibilità al progetto di Gerry Cardinale, ma ad oggi l’ex Atletico Madrid è indirizzato a continuare la propria avventura all’estero. Un contatto tra le parti c’è stato, ma non è bastato. Restano vive così soprattutto ipotesi come quella che porta all’ex Lazio, Igli Tare, e a Fabio Paratici, due dirigenti che conoscono benissimo il calcio italiano.
Nonostante, però, la scelta del nuovo ds appaia imminente, la sensazione è che dietro a tanta incertezza ci sia il nome di un dirigente che non è ancora venuto fuori. Da tale scelta capiremo anche quale direzione prenderà il Milan e quanto potere avrà Geoffrey Moncada. L’ipotesi più accredita, al momento, è quella che il francese torni a fare il capo scout, come ai tempi di Paolo Maldini e Frederic Massara. Non può essere esclusa, però, la separazione a fine stagione: il contratto, d’altronde, è in scadenza il prossimo 30 giugno.