La Federcalcio ha reso noti i quattro club deferiti su segnalazione della Co.Vi.So.C: con la recidiva si prepara l’ennesimo caos nel campionato
Le segnalazioni della Co.Vi.So.C continuano a ‘mietere vittime’ e potrebbero seriamente portare all’esclusione di un club storico dal campionato, stravolgendo la classifica e creando non pochi problemi a tutto il movimento. Nell’ultimo comunicato della Figc sono state deferite ben quattro società.
Il campionato di Serie C in questo senso si conferma in queste ultime stagioni terreno di penalizzazioni e irregolarità di natura amministrativa. In questo senso la Federcalcio ha annunciato di aver deferito al Tribunale Federale Nazionale Lucchese, Messina, Taranto e Triestina. A tal proposito, “Giuseppe Longo, Amministratore Unico della Lucchese 1905 S.r.l., è stato deferito per non aver provveduto, entro il termine del 17 febbraio 2025, al pagamento degli emolumenti netti e degli incentivi all’esodo dovuti ai tesserati, ai dipendenti e ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega, relativi alle mensilità del trimestre novembre – dicembre 2024 e gennaio 2025″. Questo in aggiunta al mancato veramente delle ritenute Irpef e i contributi Inps per lo stesso periodo.
Nel medesimo periodo di riferimento e sempre per il mancato versamento di Irpef e Inps, anche Stefano Alaimo e Doudou Aissatou Sarr Cissè, rispettivamente Presidente e Amministratore dell’A.C.R. Messina S.r.l., sono stati deferiti. Stessa sorte per Benjamin Lee Rosenzweig, all’epoca dei fatti presidente della U.S. Triestina Calcio 1918 Srl e Sebastiano Stella, all’epoca dei fatti amministratore delegato e consigliere. Tutte le società sono state deferite per responsabilità diretta e propria.
Ma la questione più grave è quella relativa al Taranto (già pesantemente penalizzato in classifica), con quattro dirigenti – tra vecchia e nuova proprietà – deferiti per non aver rispettato le scadenze di stipendi e relativi contributi Irpef e Inps. Come sottolinea ‘Il Corriere dello Sport’, infatti, al club pugliese è stata contestata la recidiva, un’aggravante che spalanca le porte dell’esclusione dal campionato. Una soluzione che ovviamente avrebbe ripercussioni importanti sull’intero girone e non solo.
Si cercherà in tal senso di arrivare a una conclusione con i termini abbreviati e una sentenza definitiva che dovrebbe comunque essere emessa entro marzo. E sarà immediatamente esecutiva, al netto dei ricorsi prevedibili al Collegio di Garanzia del Coni. Il ministro dello Sport Andrea Abodi si è così espresso: “Le valutazioni saranno fatte dal sistema. Nei confronti del presidente Marani c’è fiducia assoluta. Col presidente federale saranno fatte le cose necessarie per capire come rispondere alle crisi che non sono solo dei club di C ma anche dell’economia dei territori. Dire che un ministro sia responsabile delle difficoltà di un club è stravagante. Il dg di allora del Taranto, Galigani, sa bene come sono andate le cose. Noi abbiamo cercato sempre di agire per il bene dei Giochi del Mediterraneo e della città. Lo stadio fino a dicembre è stato a disposizione del Taranto. È un peccato che non sia stata colta l’opportunità di avere un impianto moderno”.
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