Le ultime sul club rossonero: dall’allenatore al nuovo Direttore sportivo, passando per il colpo a centrocampo
Sono giorni davvero intensi per il Milan, che deve fare i conti con un futuro tutto da scrivere. Dopo il viaggio in America di Giorgio Furlani, la situazione in casa rossonera appare piĂą chiara, ma servirĂ del tempo per mettere in atto la rivoluzione necessaria.

Per fare il punto della situazione, ZonaRossonera, programma in onda sul nostro canale Youtube, ha contattato Michele De Blasis. Il giornalista non è così sicuro, che il prossimo allenatore del Milan sia Massimiliano Allegri: “Si sta un po’ sottovalutando la sua volontà . Sono un po’ più cauto rispetto a quello che si legge – afferma subito il collega -. Da quanto mi risulta tornerebbe difficilmente al Milan, perché andrebbe in contrasto con Zlatan Ibrahimovic. I due non sono in ottimi rapporti, cosa che si sa da tanto tempo e dall’entourage di Allegri mi arrivano notizie non positive sull’eventuale chiamata del Milan, che ancora non è arrivata perché molto dipenderà dal prossimo ds, se ci sarà visto che le parole di Moncada non hanno aperto molto all’arrivo di questa figura”.
In pole per il ruolo di Ds c’è Fabio Paratici, ma anche in questo caso servirà del tempo: “Furlani spinge per Paratici, ma al momento non mi risulta un Paratici che abbia aperto al Milan. Vuole continuare a lavorare in Inghilterra, a breve scadrà la sua squalifica, la sua idea e la sua volontà è continuare ad operare in Inghilterra, anche se le cose possono sempre cambiare. Tornare da ds del Milan non mi sembra una sua volontà così forte”
“Fino a settimana scorsa Tare sembrava il nome che potesse mettere tutti d’accordo. C’è da vedere se questa pace interna tra Ibrahimovic e il resto della dirigenza ci sarà . Io penso che Tare possa essere ancora il nome in pole. Con lui potrebbe tornare in lizza anche Sarri per la panchina”.
Milan e Juventus in crisi: ecco il problema
Si parla poi delle varie analogie che ci sono tra la Juve e il Milan. Anche in casa bianconera non se la passano certo meglio:

“La situazione in casa Juve più tranquilla perché non ci sono fazioni nella società . Non ci sono vari gruppi che vogliono provare a comandare, ma tutto parte dalla proprietà , dalla mancanza di un Dna che parte dai piani alti. Non è un caso che si parli di un cambio di proprietà della Juve con un ritorno di Agnelli. Ci dovrebbe essere un cambio radicale anche nel Milan con un uomo che rappresenti il Milan, che può essere Maldini, Ambrosini o chi altro, ma tutto deve partire dalla proprietà . La confusione in casa Milan e Juventus nasce da lì”.
Un’ultima battuta sul possibile colpo Ricci: “Manca l’italianità , quello che dava Tonali, che era leader e cuore. Credo che Ricci possa essere il profilo perfetto per provare a rilanciare il Milan. Non dipende solo da giocatori e allenatore. Bisognerà capire chi sarà l’allenatore e il ds, ma Ricci secondo me è un centrocampista molto sottovalutato. Per fortuna è entrato nelle grazie di Spalletti: è un giocatore di spessore, futuribile, in cui lui vede margini di miglioramento. Immagino costi una 40ina di milioni, ma per un giocatore così, con margini di miglioramento così importanti penso possano essere anche pochi. Sono cifre simili a quanto il Milan spese per Tonali tra prestito e riscatto. Tonali forse costò qualcosa meno, ma Ricci rispetto a quel Tonali ha più esperienza, anche internazionale. Mi aspetto che a centrocampo per il Milan quel colpo possa essere, anzi deve essere Samuele Ricci”.