Crisi Juve e momento delicatissimo per la squadra di Thiago Motta: come cambia il mercato estivo senza la qualificazione in Champions League
Momento cruciale per la Juventus, che dopo la scoppola rimediata contro l’Atalanta deve subito reagire nella delicata trasferta del ‘Franchi’ contro la Fiorentina.

Thiago Motta adesso è seriamente in bilico, anche se a meno di cataclismi è destinato a restare in sella almeno fino al termine della stagione. Solo dopo verrà giudicato il lavoro del tecnico ex Bologna e presa una decisione sul suo futuro. Malgrado un contratto triennale fino al 2027 firmato la scorsa estate, Motta potrebbe essere sollevato dall’incarico a fine campionato. La panchina dell’allenatore scotta e non è detto che il quarto posto in campionato, obiettivo minimo a inizio stagione, lo salvi dall’esonero.
Servono risultati e prestazioni, oltre alla dimostrazione di avere ancora in pugno lo spogliatoio. Giuntoli e la dirigenza quindi per il momento hanno allontanano ogni decisione drastica, anche se sono vietate nuove figuracce come successo domenica all’Allianz Stadium con l’Atalanta.
Calciomercato Juventus, Bava sulle cessioni eccellenti: “Yildiz e Cambiaso via per 100 milioni”
La qualificazione in Champions League diventa quindi vitale per il destino alla Juve di Thiago Motta, ma anche per la costruzione della rosa in vista della prossima stagione.

Senza l’Europa che conta salterebbero circa 70 milioni di euro, tesoretto fondamentale per pianificare il mercato e rinforzare adeguatamente la squadra. Giuntoli sarebbe costretto a fare di necessità virtù e sacrificare qualche gioiello sull’altare del bilancio. Fabrizio Bava ipotizza gli scenari in casa Juventus senza il pass per la prossima Champions: “O vendono Yildiz e Cambiaso, ricavando sui 100 milioni, o si fa un aumento di capitale. Ma sarebbe il fallimento totale della stagione, drammatico: tutto il resto, invece, si aggiusta“, spiega il professore e docente al ‘Corriere di Torino’.
Bava prosegue sul bilancio della società bianconera: “Negli ultimi sei mesi è molto positivo. Poi, bisogna stare attenti a tutti i numeri. Ho letto che un anno di Motta sarebbe costato come tre di Allegri, considerando i trasferimenti. Però in realtà, il dato che più è correlato alle vittorie è quello del monte ingaggi più alto, quello che la Juve sta invece riducendo, da anni. Cioè, ha lasciato giocatori che prendevano sette milioni e ne ha presi altri che ne guadagnano 4,5″.