Situazione intricata in casa Juventus, tanto da portare il colosso Red Bull a pensare di comprare la Juventus dopo anni di voci secondo le quali era il Torino, anche per ragioni di brand, ad essere il club più adatto per l’arrivo in Serie A del colosso austriaco.
A rilanciare l’indiscrezione è Dagospia. Ad oggi la Red Bull è già in un certo senso parte del club granata. La multinazionale, che ha i propri interessi in diversi settori ma ha legato il suo nome soprattutto ad una bevanda energetica trascinata, è già sponsor del Torino. D’altronde il simbolo del club è un toro rampante e l’associazione è parsa quasi naturale.
Ebbene pare nella nuova cordata di investitori messa su da Andrea Agnelli per rilevare di nuovo la Juventus, ci sia anche la Red Bull. La trattativa starebbe già andando avanti da un paio di mesi: la volontà è di ricomprare il club dalla Exor, la società di John Elkann che è attualmente proprietaria del club. Sempre secondo quanto riferito dallo stesso Dagospia, è arrivata una secca smentita da parte dello stesso ex presidente.
E mentre sul versante sportivo si guarda alla guida tecnica cui affidare la squadra, sul piano societario restano tuttavia presenti i rumour, rilanciati con forza dal giornalista Enrico Testa, ex caporedattore di Raisport e oggi collaboratore de La Stampa, sul passaggio di proprietĂ della Juve.
L’ingresso della Juventus nella galassia Red Bull porterebbe a delle novità drastiche. Cominciamo dalle notizie. La stessa fonte riferisce che il primo tasello da inserire sarebbe Jurgen Klopp: il tedesco è un beniamino del board dirigenziale austriaco, che lo stima per la capacità di gestire con la stessa maestria la squadra in campo e le faccende societerie esterne allo stesso.
Poi, il mercato. Non è difficile immaginare l’innesto di un modello di business che ha fatto le fortune di Lipsia e Salisburgo. Giocatori come Haaland, Adeyemi, Szoboszlai, Keita, Upamecano e tanti altri sono il prodotto di un certo modo di fare calcio. Investire su strutture e sui giovani in maniera massiccia, puntando sul numero e sulla fiducia nel proprio lavoro.
Per certi aspetti, la Juventus è forse il club più pronto in Italia per l’innesto del modello Red Bull. Da anni infatti persegue con discreti risultati il progetto Next Gen e per strutture (stadio e centri sportivi di proprietà ), ben si presta a tale passaggio.
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