Il tecnico nerazzurro è stato accostato ai club della Premier League inglese. Ma il suo futuro potrebbe essere ancora in Italia, ecco dove
La due giorni di Champions League si è chiusa eleggendo le migliori otto squadre d’Europa. A rappresentare l’Italia è rimasta ancora l’Inter, che agli ottavi ha avuto la meglio sul Feyenoord ed ora se la vedrà contro il Bayern Monaco.

Tra le sorprese c’è l’eliminazione del Liverpool ad opera del Paris Saint-Germain: “Abbiamo visto un Donnarumma eroico, un Dembele che ad oggi è il Man of the Year e un Kvaratskhelia rinato – ha detto il noto talent scout Michele Fratini in esclusiva a TiAmoCalciomercato.it, in onda sulla pagina ufficiale YouTube di CM.IT – Ma la partita più bella è stata il derby di Madrid: ancora una volta il Real si conferma bestia nera dell’Atletico, ma chi dice che Simeone è un allenatore che si chiude e basta, sbaglia di grosso. In Italia lo vedrei molto bene su qualsiasi panchina di Serie A. Fece bene a Catania, come Zenga e Montella: c’era un bel clima con Lo Monaco direttore sportivo. Sicuramente lo vedrei bene all’Inter, dove peraltro ha giocato“.
SIMONE INZAGHI – “In questo momento lo vogliono un po’ ovunque: ha fatto una finale di Champions, persa solo di misura contro il City, ha vinto lo scudetto e altri titoli e quest’anno è l’unico ancora in corsa per campionato, Coppa Italia e Champions League. Il paradosso è che l’Atalanta sogna proprio Inzaghi per il dopo Gasperini: non per alzare il livello, che a Bergamo è già alto. La Dea è diventata una delle prime quattro realtà del nostro campionato. Se fossi Inzaghi ci andrei subito, perché c’è una tifoseria calda, una proprietà italo-americana sanissima e si può lavorare benissimo: hanno il centro sportivo di proprietà, lo stadio di proprietà e un bilancio sano. Uno come lui lo vedrei benissimo all’Atalanta, che rifarà la Champions: molto meglio lì che al Manchester United. Poi ovviamente se dovesse vincere un trofeo con l’Inter, rimarrebbe dov’è: Marotta è il numero uno a gestire la società, è bravissimo a non perdere le persone importanti“.
Juventus, Fratini: “Gasperini unico profilo, non penso Conte voglia tornare”
A proposito di panchine, c’è quella della Juventus che rischia di cambiare di nuovo padrone. Anche in caso di qualificazione in Champions, Thiago Motta resta in bilico: “Non possono permettersi di prendere altri calciatori visto che è già stato investito tantissimo, magari qualche scambio: secondo me cambierà l’allenatore“.

Pensieri e parole di Michele Fratini. Il pluripremiato talent scout toscano ha le idee chiare: “Gasperini è il profilo che la Juve sta aspettando, lui correttamente ha già detto all’Atalanta che non rinnova. Non ha problemi di scelta, ma potendo preferisce la Juventus, dove ha iniziato con il settore giovanile. Oggi è l’unico profilo che vedo in bianconero perché Conte, che è bravissimo ed amatissimo a Torino, non so se vuole tornare lì dove se ne andò durante il ritiro per diventare Ct della Nazionale. Per me rimane sempre un grande professionista, forse il più importante che abbiamo in Italia, ma non ce lo rivedo Conte alla Juve“.
ROMA – “Per me resta Claudio Ranieri: ha trovato la giusta amalgama, è amato dalla gente, è una bellissima persona e ha preso in mano la situazione. Dovesse andare in Europa, avrebbe fatto un’impresa più eroica di quella di Cagliari con la salvezza. La Roma aveva la squadra e i calciatori, ma si era sfasciato lo spogliatoio. Bisogna sperare che sia Ranieri il prossimo allenatore, una figura che ci piace a tutti, old style, che non inventa niente e che gioca bene”.