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L’ombra della penalizzazione sullo Scudetto del Napoli: cosa può succedere e quando

Dopo la questione Juventus, tornare a regnare l’incertezza sulla Serie A e la nuova sentenza può decidere lo scudetto

Nelle ultime stagioni il calcio italiano è stato purtroppo abituato a parlare e discutere assai spesso di questioni anche e soprattutto extra-campo. Questo avviene purtroppo quasi regolarmente nelle categorie inferiori, ma fino allo scorso anno è avvenuto pure in Serie A nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze. Alla fine la Juventus, dopo un tira e molla e le sanzioni inflitte e poi annullate o modificate, a maggio 2023 è stata colpita da 10 punti di penalizzazione.

Antonio Conte (LaPresse) – calciomercato.it

Ma ci sono altri casi in cui una big del nostro campionato potrebbe ancora rischiare di vedere il segno meno sulla propria classifica. Il riferimento è al Napoli e alla questione relativa all’affare Osimhen (e altri calciatori) e il presunto reato di falso in bilancio. In tal senso, per il presidente Aurelio De Laurentiis e il club azzurro la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio. I partenopei erano stati già prosciolti, ma il Procuratore Federale Giuseppe Chiné avrebbe in questo senso chiesto le carte per verificare l’eventuale presenza di nuovi elementi probatori. Che potrebbero portare a una condanna per il Napoli e una possibile penalizzazione, su cui però si aprirebbero ulteriori scenari. Roba che se la squadra di Conte dovesse vincere lo scudetto, questo potrebe essere messo a repentaglio.

A raccontare la questione è il prestigioso avvocato Michele La Francesca su ‘ius101.it’: “Dove emergessero nuovi e rilevanti elementi di prova non considerati dalla giustizia sportiva quando venne emessa la sentenza di proscioglimento (resa nel 2022), il Procuratore Federale Chinè potrà (anzi dovrà) richiedere alla Corte Federale d’Appello (CFA), entro 30 giorni dalla ricezione del carteggio penale, la revoca della sentenza che aveva dichiarato il Napoli non colpevole, formulando, nello stesso tempo, una richiesta di condanna del club (così come sancito dall’articolo 63 del Codice di Giustizia Sportiva – “CGS”)”.

Quanti punti di penalizzazione può rischiare il Napoli e come influiranno sullo scudetto

E nell’eventualità che Chiné trovasse nuove e rilevanti prove nel carteggio penale, la Corte Federale d’Appello avrebbe a disposizione 60 giorni dalla data di richiesta di revocazione della sentenza del 2022 per emettere una nuova sentenza. “In totale, quindi, sarebbero 90 i giorni entro cui dovrebbe concludersi il nuovo procedimento. Se il carteggio dovesse pervenire a Chinè entro la fine del mese corrente, ciò vuol dire che la sentenza della CFA dovrebbe arrivare entro e non oltre la fine di giugno”, continua La Francesca.

conte e de laurentiis si stringono la mano
Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis (LaPresse) – calciomercato.it

Questo vuol dire che sulla carta l’eventuale penalizzazione risulterebbe ancora di pertinenza di questa stagione sportiva (che si conclude il 30 giugno), per cui i punti verrebbero detratti dalla classifica 2024/25, mettendo magari a rischio lo scudetto. Ma non è così scontato. “C’è però la possibilità che l’eventuale penalizzazione possa essere scontata nella nuova stagione agonistica, quindi nel prossimo campionato. Questo potrebbe avvenire in modo da rendere effettivamente “afflittiva” la sanzione, dove non lo fosse rispetto al campionato terminato. Se, infatti, i punti di penalizzazione fossero pochi, nell’ordine di due o tre (cosa che non sarebbe affatto da escludere visto che le violazioni contestate al Napoli appaiono certamente meno gravi rispetto a quelle a suo tempo addebitate alla Juventus, alla quale vennero inflitti dieci punti di penalizzazione) questa sanzione potrebbe non risultare effettivamente “afflittiva”.

Michele La Francesca fornisce un esempio esplicativo: “Per rendere l’idea, si pensi all’ipotesi in cui il Napoli abbia chiuso il campionato con quattro punti di vantaggio rispetto alla sua immediata inseguitrice. In tal caso, una penalizzazione di due o tre punti (come sopra ipotizzata) non creerebbe ovviamente alcun danno al club partenopeo. Ecco che, in una situazione del genere, per rendere effettivamente punitiva la sanzione, l’applicazione della citata penalizzazione verrebbe fatta slittare alla stagione successiva (così come previsto dall’articolo 8 del CGS). In tal caso il Napoli partirebbe da un -2 o un -3 in classifica ma non subirebbe alcuna decurtazione di punti in relazione alla classifica maturata nel campionato precedente”.

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