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Roma, Ranieri fa dietrofront: “Rosso a Hummels severo”. E che strigliata a Dovbyk

Il tecnico giallorosso è tornato sull’eliminazione dall’Europa League e il rosso a Hummels alla vigilia della sfida col Cagliari

Appena due giorni dopo la serataccia del San Mamés che è costata l’eliminazione dall’Europa League, Claudio Ranieri torna insolitamente a parlare in conferenza stampa, alla vigilia della sfida di campionato contro il Cagliari.

Claudio Ranieri in conferenza stampa
Claudio Ranieri – calciomercato.it

Il tecnico della Roma ha toccato nuovamente l’argomento Athletic e ovviamente quello relativo all’espulsione di Mats Hummels. “Prima di iniziare volevo tornare sull’espulsione, avevo fatto quella dichiarazione perché avevo visto l’immagine da un telefonino, non la dinamica ampia dell’azione. L’espulsione ci può stare, ma forse è un po’ forzata. Non ci sono tutti i quattro parametri per dire che è chiara occasione da gol. Penso sia stato severo, poteva dare il rosso ma anche il giallo. Una partita particolare come Bayern-Real avrebbe dato il giallo, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Pazienza. Turpin è un bravissimo arbitro, è un decisionista e mi piace, non è andata per il verso giusto ma non facciamo vittimismo. Vi ho fatto venire perché Cagliari è una città particolare per me, mi ha dato i natali e mi piaceva ribadirlo”.

Pellegrini, Saelemaekers, Koné poco coinvolti: si fanno ragionamenti su di loro? “Sì, ragionamenti sull’immediato futuro, domani. Possiamo cambiare cinque giocatori, per voi fa notizia per me no, è un plusvalore. Sapevamo che l’Athletic ci avrebbe attaccato, poi dopo 10 minuti è saltato tutto e non potevamo fare più quello che volevamo fare. Sono giocatori fortissimi, sono nella mia mente per fare forte la Roma. Per me non c’è nessun problema, per voi fa notizia e fate il vostro lavoro”.

Ghisolfi prima dell’Athletic ha detto che Dovbyk deve dimostrare di essere pronto a guidare l’attacco della Roma. Non è ancora coinvolto nel gioco, cosa si può fare? Come mai non l’ha cambiato all’intervallo ma dopo 8 minuti bruciando uno slot? “L’ho cambiato quando ho ritenuto giusto cambiarlo, continuavano ad attaccare fin troppo, mettendo Soulé ho dato più struttura alla squadra e Dybala mi poteva fare da riferimento avanzato, che non faceva Dovbyk. Deve reagire, deve decidersi e far vedere che giocatore è. Io credo in lui, ma lui deve credere in noi. È un dare-avere”.

A due mesi e mezzo dal 30 giugno non si sa l’allenatore: si sa qualcosa? “Vi pare che se c’è qualcosa ve lo dico? Mi sembra prematuro. Aspettate la fine del campionato e saprete chi ha scelto il presidente. Se cambio idea? Io non cambio idea, ho un raggio d’azione e vedo. Ora il focus deve essere sulle 10 partite, è la cosa più importante per tifosi e società. Col derby sono sei all’Olimpico e quattro fuori. Giochiamocele alla morte e poi raccoglieremo i punti che sapremo meritarci”.

Roma, Ranieri striglia Dovbyk: “Se non fai la prestazione né il gol mi viene da pensare, spero non si sia arreso”

Dovbyk dice che deve credere in voi, che vuol dire? “Noi abbiamo un modo di giocare aggressivo, determinato. Gli ho detto ‘Tu pensi al gol, io alla prestazione. Se tu fai una prestazione fatta bene e non fai gol, uno ci può passare sopra. Ma se tu non mi fai la prestazione e non mi fai gol, allora comincio a pensare. Tutto qua. Io ai ragazzi chiedo la prestazione, poi so che non possono stare al 100%. Sono io a dire se il 70% di un giocatore è utile, altrimenti cambio come sto facendo. Ma se non fai la prestazione e nemmeno il gol, allora mi lasci con l’amaro in bocca. Deve lottare come lottano tutti quanti. Non voglio credere che si sia arreso, ma deve dimostrarlo negli allenamenti e in tutto. Se si arrende ho altri 25 che vogliono giocare”.

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri – Screenshot Youtube

Di questo dietrofront sull’espulsione ne ha parlato con la proprietà? “Non ne ho parlato con nessuno”.

Hummels ha dimenticato? Come l’ha visto? “Si è scusato con la squadra e con tutti, è dispiaciutissimo. Vediamo noi la squadra, chiedo subito di reagire, bisogna dimenticare nel bene e nel male. Il Cagliari è una squadra ben allenata, quadrata, dovremo fare una grande partita per venirne a campo. C’è un ambiente che vuole salvarsi, verranno col coltello tra i denti, giocano molto in verticale”.

Sono rimasto deluso da Dybala a Bilbao, si toccava spesso. Deve essere un punto fermo della Roma anche il prossimo anno? “Sì, non è al 100%. Sì, è un punto fermo del prossimo anno. Quando sta bene la Roma è differente, sottoscrivo e ribadisco. Quando gioca e sta bene vale il prezzo del biglietto, fa delle giocate che altri non hanno. Credo che sì, andrà in nazionale”.

In questo finale ci sarà una formazione base o ci sarà alternanza? “Ci saranno giocatori e formazioni differenti, dei cambi diversi, dipende da cosa mi dice la partita e la settimana. Ora lavoriamo tutti i giorni, non possono stare tutti in piena forma per tutto il campionato, sono tutti sotto la lente. Bisogna vedere chi scenderà di forma, ci può stare”.

Ha notato una mancanza di concentrazione da alcuni difensori anche sui calci piazzati? “Noi stiamo marcando a uomo. Avevo predisposto uomini alti come Dovbyk, Cristante e Hummels proprio per controbattere la bravura dell’Athletic non ma non è stato possibile nel corso della partita”.

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