Sono giorni di riflessione in casa Juventus: l’ennesima sconfitta non può che portare degli strascichi che forse dureranno tutta la sosta, o che potrebbero interrompersi proprio a seguito dell’esonero di Thiago Motta. In effetti quello della pausa per le Nazionali è sempre stato il momento perfetto per i cambi in panchina.
Fino a ieri, dopo una sconfitta, la Juventus si era sempre ripresa. Con la Fiorentina invece i bianconeri si sono disuniti di nuovo alla prima difficoltà. Lo stesso Giuntoli se n’è accorto nel postpartita, parlando di questioni tattiche da capire assieme al mister, più “altre” da analizzare insieme al resto della squadra.
Secondo l’edizione odierna di Tuttosport, non è il momento di colpi di testa, ma al tempo stesso, la situazione è così drammatica da obbligare la dirigenza all’azione. Da un lato c’è l’endorsement dell’azionista di maggioranza della Juve a Thiago Motta appena qualche giorno fa, dall’altro le pressioni sul suo esonero che si fanno sempre più insistenti.
La sensazione è che ad ora vanno tenute per forza in conto anche le esigenze di bilancio, forse prima ancora di quelle tecniche: l’ennesima rivoluzione avrebbe dei costi difficilmente sopportabili. Tuttavia, le cosiddette “consultazioni” coi vari entourage sono già cominciate.
Ecco quindi che veniamo al bivio? Rivoluzione o progetto a tempo? Nell’ultimo caso, si fa largo l’ipotesi Magnanelli come sostituto di Thiago Motta alla Juve in caso di esonero. Sempre secondo Tuttosport, e come giusto che sia, l’ultima parola spetterà ad Elkann. Ve ne avevamo già parlato la settimana scorsa: di lui piace lo stile, il gioco e, ovviamente, il prezzo. D’altronde, almeno fino a questo momento i risultati sono dalla sua parte.
Se invece si dovesse optare per una rifondazione, resta caldo il nome di Roberto Mancini, che è libero e potrebbe accomodarsi sulla panchina bianconera anche in ottica Mondiale per club. Anche se, va ribadito, al di là delle chiacchiere, l’obiettivo della Vecchia Signora oggi è disputare la prossima Champions League.
Se non dovesse essere Magnanelli il traghettatore al posto di Motta, e nemmeno l’ex interista Mancini, allora resta comunque valida l’opzione Pioli, che ha nel suo entourage i professionisti più attivi in questo momento e che potrebbero alla fine convincere il board bianconero. Staremo a vedere.
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