Le ultime notizie relative alla figura del nuovo Direttore sportivo per i rossoneri: da lì avrà vita la rivoluzione del club
Saranno giorni intensi per Giorgio Furlani. L’Amministratore delegato sarà il protagonista della settimana senza calcio giocato per il Milan.

L’Ad rossonero è, infatti, chiamato a scegliere la figura del nuovo Direttore sportivo, ma allo stesso tempo è atteso nei paesi arabi per degli incontri con degli sponsor. Ma il focus è chiaramente sul dirigente, che dovrà sostituire Antonio D’Ottavio, occupando una poltrona importante, ormai vacante da diversi mesi, a Casa Milan.
Prima dell’arrivo del Ds, d’altronde, non si potrà certo scegliere l’allenatore, altro tema caldissimo dalle parti di via Aldo Rossi. Dopo i vari incontri e contatti avvenuti nei giorni scorsi, la caccia al nuovo Direttore sportivo ha subito dei rallentamenti: prima il viaggio in America, poi dei problemi personali hanno inevitabilmente messo tutto in pausa.
Milan, il punto sul nuovo Ds: Furlani a lavoro
Come detto, però, Furlani è pronto a ripartire e ben presto scioglierà le riserve. Il nuovo Direttore sportivo non sarà Andrea Berta, nonostante l’Ad del Diavolo abbia provato insistentemente a fargli cambiare idea. Così il profilo in pole resta quello di Fabio Paratici, ma Igli Tare, nome caldeggiato soprattutto da Zlatan Ibrahimovic, è ancora in corsa.

Attenzione, però, a Tony D’Amico, che guadagna terreno giorno dopo giorno. Il dirigente ha il problema – rispetto agli altri due – di essere sotto contratto, ma la sua capacità di lavorare dietro le quinte, con un gruppo di lavoro che ha al suo interno più anime, come quello atalantino, lo fa diventare una candidato forte e credibile. Le sorprese non possono essere escluse. Furlani guarda anche all’estero con Markus Kroesche e Thiago Scuro, che sono particolarmente apprezzati.
C’è però la consapevolezza che serva soprattutto un Ds che conosca il calcio italiano e la sua politica. Giorgio Furlani, infine, pensa anche ad un’altra figura da introdurre nell’organigramma: un uomo più da campo, che possa stare a Milanello e vivere la squadra. Facile, ovviamente, pensare soprattutto a Massimo Ambrosini e Demetrio Albertini, ma la priorità è ovviamente il Ds. Poi verranno prese tutte le altre decisioni.