Il day after in casa Juventus è uno dei più amari vissuti nella storia recente: la sconfitta con la Fiorentina ha lasciato un segno indelebile
Sette gol subiti nelle ultime due partite di campionato, contro Fiorentina e Atalanta, zero alla casella di quelli e quinto posto in classifica, sorpassati dal Bologna di Vincenzo Italiano: è questo il desolante panorama che vive la Juventus dopo la ventinovesima giornata del campionato di Serie A.

Un momento difficilissimo per l’allenatore Thiago Motta finito, inevitabilmente, sul banco degli imputati. Le parole del managing director football Cristiano Giuntoli, al termine della partita dello stadio ‘Franchi’ non bastano a rasserenare gli animi. “In questi momenti dobbiamo restare tutti uniti. Siamo molto dispiaciuti per le due gare sotto livello ma siamo convinti di poterne uscire insieme, con Thiago Motta. Quando ci sono queste situazioni se ne esce trovando l’equilibrio. Faremo un’analisi con calma tutti insieme. La presa di responsabilità da parte di tutti è necessaria”. Oggi c’è stato un lungo confronto tra i due sopracitati e l’amministratore delegato Maurizio Scanavino per cercare di capire come uscire da questo condizione negativa che avvolge l’intera squadra, nessuno escluso.
“Non credo che i giocatori abbiano mollato Motta, semplicemente sono in un momento di tale confusione da non avere la forza di reagire – le parole del giornalista Mirko Nicolino ai microfoni di ‘Ti Amo Calciomercato’ sul canale ufficiale Youtube di Calciomercato.it – Sono impauriti, non si è visto un briciolo di spirito di rivalsa. Non essendoci tanto tempo, anche se la Juve dovesse cambiare allenatore per le ultime partite, sarebbe comunque un percorso saliscendi come successo fino ad ora. Il rischio è quello di dover ripartire dalla macerie, soprattutto se non si qualifica alla prossima edizione della Champions League“.
“Se resta Motta, qualche giocatore chiederà la cessione”. Retroscena anche su Yildiz
Nicolino, poi, si concentra su altri aspetti che riguardano alcuni protagonisti dell’attuale rosa bianconera e le difficoltà economiche che si abbatterebbero sul club senza la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. “Ci sono giocatori che l’estate scorsa la Juve ha fatto fatica a trattenere, uno di questi è Yildiz. Senza Champions partirà e anche con la qualificazione potrebbe partire, il rischio c’è. In più, ci sono calciatori che, in caso di permanenza di questo allenatore, hanno chiesto la cessione. Per esempio, Gatti è noto che abbia fatto questa richiesta. Oltre al buco economico da 100 milioni di euro minimo. La volontà della Juve è di arrivare al 26 maggio con Motta, anche perché è una precisa scelta di Giuntoli. Poi ci sarebbero due settimane per preparare il Mondiale per club con un altro allenatore. È un ginepraio incredibile”.
Infine, spazio al possibile ritorno di Andrea Agnelli al comando, voce che circola con insistenza da alcune settimane: “Di recente, parlando con alcune fonti a lui vicine, ha espresso l’intenzione di tornare, ci sta lavorando. È una cosa, però, irrealizzabile a breve. A novembre dissi 2-3 anni, però, se le cose dovessero precipitare, potrebbe tornare anche prima. Ovviamente, se tornasse Agnelli, Giuntoli sarebbe fuori“, ha concluso Nicolino ai nostri microfoni.