Affonda ancora la Juventus di Thiago Motta, i commenti del giorno dopo testimoniano lo scollamento tra tecnico e squadra: gli scenari
Altro weekend decisamente amaro per la Juventus, sconfitta malamente dalla Fiorentina e in crisi conclamata. I bianconeri vedono a rischio il piazzamento Champions e dovranno fare il possibile, durante la pausa, per ricompattarsi e trovare una reazione, ma vista la situazione attuale il compito non si annuncia facile.

Squadra assolutamente alla deriva contro i viola, ricalcando il ko pesantissimo di sette giorni prima contro l’Atalanta. La Juventus ha deciso di confermare Thiago Motta fino a fine stagione, come raccontato su Calciomercato.it, ma la posizione del tecnico è decisamente traballante, anche perché, a prescindere dalla fiducia della società, la sensazione è che ci siano grosse difficoltà nel far tenere la barra dritta alla squadra.
Ecco il parere di Roberto Pruzzo su ‘Radio Radio’: “L’idea è che i giocatori abbiano staccato la spina – ha affermato l’opinionista – Non penso giochino contro Motta, ma cedendo in campo aspettavano solamente che la società prendesse una decisione, di mandarlo a casa. Questo ho letto tra le righe di una prestazione di questo livello. Se prendi 7 gol e non reagisci significa che hai staccato la spina. Le domande deve farsele la società. La Fiorentina non ha fatto neanche fatica. Per riattaccare la spina ci vuole qualcosa di più forte. Se rientrando dalla sosta si ritrovano con lo stesso allenatore è difficile andare avanti”.
Juventus flop, Mattioli attacca Thiago Motta: “Formazioni fatte con il sorteggio, la società non c’è”
Anche il giornalista Mario Mattioli si aspetterebbe una presa di posizione forte da parte della società, che però non c’è stata, suscitando le sue perplessità e quelle, probabilmente, di larga parte dell’ambiente.

Ecco il punto del giornalista ‘Rai’: “Giuntoli non poteva fare altro che confermare Motta. Pensavo di sentire Motta che si dimette, ma poi mi è arrivata una comunicazione dicendo che Motta non si dimetterà mai. Nella Juve chi ha l’autorità di mandarlo via? Dov’è la società che decide di esonerare l’allenatore? Non c’è niente della società, non c’è niente della Juve. Quindi va avanti, sbaglia, come ieri che ha sbagliato la formazione. Sembra faccia il sorteggio per disporre la formazione, in un ruolo o nell’altro. Faticoso definire questa Juve. Dovrei usare aggettivi troppo forti, ma non è il caso perché parliamo di calcio. L’allenatore non conosce i suoi giocatori, non so cosa stia facendo o voglia dimostrare. Non capisco l’utilizzo di certi giocatori senza sosta, il non utilizzo di altri, le posizioni in campo. Abbiamo visto una squadra come se non si rendessero conto di cosa stanno facendo. Non ho mai visto una Juve in queste condizioni. Non so chi, se ha qualche momento libero il presidente, deve fare qualcosa. Tra due settimane ci si ritrova lì a tre giorni dal Genoa con lo stesso allenatore, gli stessi problemi, la stessa formazione sbrindellata e si rischia di fare un altro rovescio. I giocatori sono svuotati, di ogni concetto di squadra. Sono sconcertato dall’atteggiamento e dal comportamento di Motta, addolorato per la mancanza di società”.