Pronta l’ennesima rivoluzione bianconera: saltano l’allenatore e il direttore tecnico, la decisione è netta
Ciak, si cambia o ancora no. La Juventus si è messa in stand-by, cerca di capire quel che ne sarà di sé tra il piazzamento Champions da raggiungere e i conti che frenano qualsiasi decisione drastica.

Dopo Atalanta e Fiorentina, due ko che hanno fatto precipitare i bianconeri al quinto posto, Giuntoli si è presentato in tv per ribadire la fiducia a Motta. Il problema è che neanche il direttore tecnico ha la piena fiducia della proprietà e in seno alla società è in svolgimento una profonda riflessione su quel che sarà l’ennesimo nuovo corso. Il progetto targato Giuntoli-Motta è destinato ad esaurirsi al più tardi a fine stagione, quel che succederà dopo non è ancora chiaro. Via l’allenatore, sembra quasi una certezza in un mondo che non ha certezze, il resto è tutto in alto male, tutto legato anche a risultati e prospettive.
Thiago Motta contro il Genoa siederà sulla panchina bianconera, per l’ultima volta se dovesse arrivare una sconfitta, ma non lo farà anche dopo la fine del campionato. Con lui se ne andrà anche Giuntoli?
Juventus, Giuntoli con Motta: duplice addio per i tifosi
Il dibattito è aperto e Calciomercato.it ha voluto sentire l’opinione dei tifosi con un sondaggio su X. “Crisi nera alla Juventus dopo l’ennesimo crollo di Firenze: oltre a Thiago Motta, anche il Dt Giuntoli è sotto esame in vista della prossima stagione. Cosa dovrebbero fare Elkann e la proprietà bianconera?”

Tra le tre opzioni possibili, quella che ha raccolto più consenti è stata ‘mandare via entrambi’: ben il 72,5% ha scelto questa ipotesi con la allenatore e dirigente lontano dalla Juventus. Ha votato per un addio soltanto del tecnico il 21,6% di chi ha partecipato al sondaggio, mentre l’opzione ‘bocciare Giuntoli’ non ha trovato grandi consensi con appena il 5,9% dei voti. Un risultato che testimonia la scarsa fiducia dei tifosi della Juventus verso Motta (un suo esonero con o senza Giuntoli è stato votato da oltre il 94%), ma anche che l’operato di Giuntoli ha convinto in pochi.