Dal nuovo Direttore sportivo al sostituto di Conceicao, le ultime sul futuro dei rossoneri nella nuova puntata di MilanZone
Puntata ricchissima quella di Milan Zone, programma in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it. Focus a 360° gradi sui rossoneri, da Furlani che si è preso il Milan all’indimenticato Paolo Maldini passando per Allegri, Conte, Paratici e tanto, tanto mercato.

Ospite stavolta Antonello Gioia, collega del ‘Corriere dello Sport’ e vicino all’ambiente rossonero.
Conceicao andrà via
“Il destino di Conceicao è già segnato – esordisce Gioia – L’unica percentuale, per me non supera il 10, è se dovesse vincere Coppa Italia e arrivare quarto. Con il nuovo ds la volontà sarà di iniziare un progetto tecnico con un suo allenatore. Giusto iniziare un nuovo corso con scelte correlate. Conceicao per me non ha dimostrato di meritarsi la conferma“.
Paratici in pole
“Non c’è dubbio che sia lui il nome in pole. Il Milan ha sperato di prendere Berta, ma si è mosso tardi, un po’ come Thiago Motta lo scorso anno. Secondo me servirà ancora qualche giorno per chiudere. Da casa Milan dicono che non c’è fretta“.
Diverse anime nel Milan
“Che ci siano diverse anime non c’è dubbio. Di per sé non è sbagliato che quando c’è un team di lavoro, ci siano idee diverse. L’importante è che alla fine ci si metta d’accordo. Ibrahimovic proponeva qualcosa, Furlani altro, ma non si capiva chi doveva scendere a compromessi e chi decidere. Così non va bene, anche perché in ogni posto le gerarchie vanno rispettate.
Nel Milan Ibra è solo un consulente, a livello gerarchico è Furlani la persona più importante, non ci deve essere discussione su chi decide. Il punto è come si arriva alla decisione. Ora penso Ibra farà un ruolo più di immagine e che sarebbe anche il migliore per lui”.

Furlani a Dubai: “Ma nessun incontro con Maldini”
“Non sta sopra, ma si trova nel mezzo tra la proprietà e la squadra. Lui è un po’ una figura di contesto. Ora è a Dubai perché sta incontrando sponsor e partner commerciali: è lui che muove le fila. Se ha incontrato Maldini? Che io sappia no”.
Allegri o Conte
“Bisogna capire quale sia il rapporto Allegri-Paratici. Hanno avuto divergenze, Allegri ha fatto dichiarazioni non così delicate su Paratici. Magari si sono chiariti. Io credo comunque che un professionista debba scindere le scelte e le cose personali.

Allegri sarebbe l’uomo giusto perché colmerebbe un vuoto dirigenziale importante e perché è libero e dunque facilmente prendibile. Conte invece non è libero e la vedo dura possa andare a parlare con il Milan con la lotta scudetto in ballo. Magari la scelta del ds sta tardando un po’ per questo, forse perché Conte è la prima scelta”.
Sacrificabili senza Champions
“Potrebbe essere Theo Hernandez. L’altro nome potrebbe essere Maignan, per cui non escludo rinnovo e cessione. Tutto dipenderà da ds e allenatore. Non bisogna costruire la squadra per idee generali senza badare a chi sarà l’allenatore”.
Da Abraham a Lucca e Krstovic: il punto sull’attacco
“Non mi aspetto la conferma di Abraham. Non ha fatto male, i suoi numeri non sono malvagi. Ma se il Milan deve comprarlo per una 20ina di milioni si possono prendere a quella cifra profili più giovani e migliori. Preferirei più Lucca che Krstovic. Krstovic è secondo me attaccante di medio livello.
Nel Lecce spicca perché è il più forte della squadra, ma non andrei a spendere 30 milioni per lui. È più un profilo da Torino o Fiorentina. Lucca è un profilo diverso, aiuterebbe nel lavoro di sponda, poi è italiano e visiti i problemi del Milan nelle liste, acquistare un italiano non fa mai male”.