L’ex allenatore della Juventus è uno dei candidati forti per tornare sulla panchina del ‘Diavolo’ nella prossima stagione
Il Milan è destinato a cambiare di nuovo volto nella prossima stagione. Conceicao a giugno concluderà la sua breve esperienza alla guida del ‘Diavolo’ e c’è un nome forte per rimpiazzare il portoghese.

Massimiliano Allegri è uno dei nomi al vaglio della dirigenza di Via Aldo Rossi e nei giorni scorsi ci sarebbero stati i primi contatti tra le parti. L’ex Juventus sabato scorso era a Monza ad assistere al match tra i padroni di casa e il Parma, ospite di un monumento della storia rossonera come Adriano Galliani. Facile che si sia parlato anche di Milan con l’attuale Ceo brianzolo, che nell’estate 2010 portò Allegri (all’epoca allenatore del Cagliari, ndr) al grande salto alla guida del ‘Diavolo’ insieme ad Ariedo Braida.
L’ex dirigente e Ds milanista sponsorizza il ritorno di Allegri: “Per il suo passato parlano i risultati, non io. Allegri ha vinto al primo anno con noi e poi ha saputo ripetersi più volte anche alla Juventus. Sul futuro, invece, la verità la conosce solo il tempo. Max però avrebbe un bel vantaggio: conosce già il Milan, Milanello e tutto il contorno“, spiega Braida in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’.
Milan, Braida non ha dubbi sul ritorno di Allegri in rossonero: “Sarebbe una scelta di garanzia”
Allegri insomma sarebbe l’uomo giusto per risollevare le sorti del Milan secondo Braida: “Conosce già la pressione, la cultura e le aspettative dei tifosi di un club come il Milan. Max ha già vissuto tutto questo, saprebbe a cosa va incontro“.

Ariedo Braida aggiunge sul possibile ritorno di Allegri: “Forse, dopo una stagione con due allenatori diversi che si sono misurati per la prima volta con la panchina di San Siro con grandi difficoltà, sarebbe una scelta di garanzia per la sua esperienza. Cosa mi piace di Allegri? Il suo essere pragmatico. Max sa fare il suo mestiere, gestire i bravi giocatori e portare risultati in base alla rosa che ha a disposizione. Lo ha fatto ovunque”, conclude l’ex dirigente rossonero.