Parole al vetriolo da parte dell’allenatore rossonero che si scaglia contro i calciatori e la società: dichiarazioni durissime
Non c’è solo la Juventus tra le big che vivono un momento di difficoltà. Mentre a Torino sono pronti al cambio in panchina tra Motta e Tudor, al Milan l’esonero non ha avuto l’effetto sperato.

Da Fonseca a Conceicao non si è avuta quella inversione di tendenza che ci si aspettava ed ora per i rossoneri raggiungere il quarto posto rappresenterebbe una sorta di miracolo sportivo. Ecco perché si parla da settimane ormai di un nuovo cambio in panchina con la certezza che il portoghese non sarà confermato a fine stagione.
Forse anche per questo Sergio Conceicao ha approfittato della presenza al Coimbra Football Congress 2025 per dire la sua sulla situazione che sta vivendo al Milan e non ha risparmiato parole al vetriolo alla società. “Non sono una persona che cerca scuse, sapevo che avrei incontrato difficoltà, senza aver scelto la rosa, in un contesto difficile senza tanto tempo per allenare – ha affermato -. Ho avuto nove partite in trenta giorni e le sessioni video non valgono come il lavoro sul campo. È stato molto difficile”.
Conceicao spiega il motivo per cui ha scelto il Milan, ma sottolinea come la realtà si sia presentata poi diversa da come immaginava: “Dopo aver lasciato il Porto, ho avuto proposte molto importanti a livello economico, ma io volevo uno dei migliori campionati al mondo. Sogno di vincere la Champions League e il Milan è un club storico che, indipendentemente dal momento delicato, mi offre la possibilità di essere più vicino alla conquista di un trofeo internazionale”.
Milan, Conceicao è duro: “Non c’è progetto”
Però le cose non sono andate bene: “L’allenatore è sempre sulla corda, non c’è alcun progetto. I dirigenti vogliono salvarsi la pelle e i presidenti lo stesso e noi allenatori dobbiamo fare risultato. Una squadra non può avere successo senza identità, ma siamo in un contesto in cui il risultato è estremamente importante. Se ho dei difensori che, come si dice in gergo, hanno dei mattoni sotto i piedi, non gli chiedo di giocare da dietro. Conoscere i propri giocatori è fondamentale”.

Quindi Conceicao continua “Appena arrivato abbiamo battuto Juventus e Inter vincendo la Supercoppa, poi ho vinto la prima partita in campionato. Per un errore individuale del nostro portiere abbiamo pareggiato in casa contro il Cagliari e dalla settimana seguente sono iniziati a uscire i nomi dei miei successori, di nuovi allenatori per il Milan. È una realtà completamente differente da quella di 20 anni fa quando giocavo io”.